le bugie o chiacchiere di Carnevale

Bugie o chiacchiere di Carnevale

Bugie o chiacchiere di Carnevale, sì, ma anche crostoli, galani, frappe, cenci, lattughe, sfrappole e chi più ne ha più ne metta. Qui in Piemonte le chiamiamo bugie, ma questi dolci sono diffusi in tutta Italia e ogni regione dà loro un nome diverso. Ho immaginato che il nome ufficiale fosse “chiacchiere” e l’ho messo nel titolo. Ma non ne sono per niente certa. Voi ne sapete qualcosa?

Anche le forme possono essere molto diverse, ma la sostanza, più o meno, è sempre la stessa. Una pasta leggermente dolce tirata sottile e fritta nell’olio. Così semplice eppure così golosa! Io ricordo delle copiosissime abbuffate da bambina nelle domeniche di Carnevale. Quando la mia nonna faceva “i crostoli” era una festa per tutti, bambini e adulti. Li faceva in mille fogge, ci metteva il lievito, e li tirava non proprio sottilissimi. Ho provato a farli come li faceva lei, ma niente da fare. Non erano mai buoni come i suoi. I suoi crostoli, quindi, rientrano ora per me in una dimensione onirica e irraggiungibile, congelati nel ricordo della loro bontà ineguagliabile. 

 

le bugie o chiacchiere di Carnevale

Oggi le bugie, a casa mia, le facciamo sottili e senza lievito. Dico “facciamo” perché mia figlia esige di partecipare sempre alla preparazione. Infatti, si è arrabbiata moltissimo quando le ho detto che le avevo fatte senza di lei, per poterle fotografare con calma e mettere sul blog. Non potete immaginare la mole di rimostranze che ho dovuto affrontare. Vi basti sapere che ho dovuto rifarle insieme a lei tre volte in cinque giorni, per placare la sua sete di vendetta. Ci sono migliaia di ricette delle chiacchiere on line, ognuno ha la sua, ma mi va comunque di condividere anche la mia. Eccola qui.

RIcetta

Per

6 persone

Preparazione

30 minuti + riposo

Cottura

5 minuti

Ingredienti

  • 250 g di farina W330 (oppure metà 00 e metà Manitoba)*

  • 30 g di zucchero

  • un uovo

  • 30 g di burro

  • 30 ml di rum

  • scorza di mezzo limone

  • 2 o 3 cucchiai di latte (se necessario)

  • un pizzico di sale

  • olio per friggere

Preparazione

  • Fai la fontana con la farina, metti al centro l’uovo, la scorza di limone, lo zucchero e un pizzico di sale e inizia a incorporare con la forchetta.
  • Unisci, poi, il burro fuso e il rum e continua ad impastare, con le mani, fino a ottenere un panetto liscio e omogeneo. (Aggiungi due o tre cucchiai di latte se l’impasto dovesse risultare troppo duro).
  • Fai riposare l’impasto per una ventina di minuti sotto una ciotola capovolta.
  • Tira la pasta con l’apposita macchinetta, partendo dalla tacca col numero più alto, fino a renderlo ben sottile (seconda tacca).
  • Taglia le bugie con una rotella e pratica anche due tagli al centro, in modo che non si gonfino troppo.
  • Friggi le bugie due o tre per volta in olio ben caldo, girandole una volta e prestando molta attenzione che non brucino.
  • Mettile su carta assorbente per asciugare l’eventuale olio in eccesso.
  • Una volta fredde, cospargile con abbondante zucchero a velo e buon appetito!
le bugie o chiacchiere prima di essere spolverate con lo zucchero a velo

I miei consigli per le bugie o chiacchiere di Carnevale

Come dicevo, ognuno ha la sua ricetta di casa per fare le bugie. E quindi ognuno avrà anche i suoi segreti e accortezze particolari. Per quello che mi riguarda, ci sono tre o quattro cose che rivestono particolare importanza per la riuscita della ricetta. 

*La prima, che ho scoperto da poco, è che si ottiene un risultato migliore con la farina forte. Ecco perché ho precisato la forza della farina nella lista degli ingredienti. Io utilizzo normalmente una farina con W 330, che è quella che uso per il rinfresco del lievito madre. Se non l’avete, potete ottenere un risultato analogo usando metà farina 00 e metà Manitoba. Volendo, si possono fare anche con tutta 00, ma le bolle saranno un po’ meno pronunciate. 

In secondo luogo, la mia raccomandazione è di non rinunciare alla parte alcoolica. Non importa che sia rum, grappa o altro liquore. Anche se le date ai bambini, non vi preoccupate, con il calore della frittura l’alcool evapora. Resta, però, l’aroma e, soprattutto, questo aiuta le bugie ad assorbire meno olio. Restano davvero belle asciutte e croccanti.

L’ultima piccola accortezza che uso è quella di lavorare con mezzo panetto di pasta per volta, lasciando l’altra metà ancora sotto la ciotola capovolta. Così, lavoro in modo più agevole e, nello stesso tempo, evito che la sfoglia si secchi.

 

un primo piano delle bugie o chiacchiere

Se siete bravi col mattarello, potete anche tirare così la sfoglia. Personalmente, però, confesso di non essere capace a tirare la pasta così sottile e omogenea con il mattarello. Ottengo un risultato decisamente migliore con la cosiddetta “Nonna Papera”. E, non ultimo, mi semplifico la vita.

Se siete in cerca di dolcetti per il Carnevale, qui sul blog trovate anche la ricetta delle semplicissime castagnole alla ricotta.

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