Era davvero molto tempo che avevo messo gli occhi sulla pagnotta di Pasqua romagnola. Ma poi, si sa, gli anni passano, non c’è mai l’occasione giusta, non c’è mai tempo. E il progetto rimane lì. Quando, però, finalmente mi sono decisa, non ho avuto dubbio alcuno sulla fonte. Ho scelto il blog della mia amica Catia in Cucina, della cui ricetta mi fido ciecamente.
L’ho, infatti, seguita quasi pedestremente, senza apportare quasi modifiche, a parte l’aggiunta di un po’ di sale. Lei non lo usa mai, perché la sua è una cucina totalmente senza sale, appunto. Io non sono brava come lei e l’ho aggiunto, anche perché nei lievitati aiuta parecchio. Detto questo, se, per necessità o volontà, desiderate eliminare o ridurre molto la quantità di sale nella vostra dieta, fate un salto sul suo blog, che è pieno di belle idee, passione e curiosità.
Bè, devo essere onesta, la pagnotta pasquale non mi è riuscita bella come la sua, ma era davvero buonissima. Mi accontento, non è detto che una cosa per essere buona debba necessariamente essere perfetta. Anzi, trattandosi di una ricetta della tradizione contadina, va bene che sia così, genuina e imperfetta.

RIcetta
6 persone
40 minuti + lievitazione
40 minuti
Ingredienti
Per il preimpasto:
70 g di li.co.li. (lievito madre in coltura liquida) rinfrescato
200 g di farina 0
100 g di acqua
Per l’impasto:
tutto il preimpasto
100 g di farina 0
100 g di farina Manitoba
70 g di zucchero
50 g di strutto
2 uova piccole
scorza di mezzo limone
25 g di liquore all’anice
60 g di uvetta
6 noci
tuorlo e latte per spennellare
Preparazione
- Mescola tutti gli ingredienti del preimpasto fino a formare una palla, che metterai a lievitare coperta fino al raddoppio (per me 5 ore).
- Unisci il preimpasto a tutti gli altri ingredienti (a parte l’uvetta) nella ciotola dell’impastatrice o quella in cui impasterai a mano. Lascia lo strutto per ultimo, aggiungendolo in due o tre volte.
- Alla fine unisci anche l’uvetta, che avrai precedentemente ammollato, le noci e impasta appena quanto basta per incorporarle uniformemente.
- Forma una palla e mettila a lievitare fino al raddoppio dentro una ciotola leggermente unta e ben coperta. (Io l’ho lasciata tre ore a temperatura ambiente, 12 ore in frigorifero e poi altre tre a temperatura ambiente).
- Riprendi l’impasto, sgonfialo leggermente e formalo come una pagnotta tonda, pirlandolo sul piano di lavoro appena unto d’olio.
- Adagia la tua pagnotta su una teglia foderata di carta forno e falla lievitare di nuovo ben coperta fino al raddoppio. (Io ho usato una terrina di vetro capovolta).
- Sbatti un tuorlo con due cucchiai di latte e usalo per pennellare la superficie della tua pagnotta prima di infornarla. Se vuoi, in modo simbolico fai anche un taglio a croce sul dolce.
- Cuoci in forno già caldo a 180° per dieci minuti, poi abbassa a 170° e cuoci per altri 30 minuti, tenendo presente che ogni forno è diverso dall’altro e il tempo di cottura è solo indicativo.
- Sforna la pagnotta pasquale e falla raffreddare completamente su una griglia prima di consumarla.

Sembra che, tradizionalmente, la pagnotta fosse consumata durante la colazione nel giorno della Santa Pasqua, accompagnata dalle uova sode (benedette) e da un bicchiere di vino rosso locale. Non me ne vogliano gli amici romagnoli, ma a me è piaciuta molto anche da sola, insieme al mio immancabile tè caldo. Qui qualcuno l’ha anche gradita con una generosa spalmata di crema alle nocciole e cioccolato. Spero non sia blasfemia.

La pagnotta di Pasqua romagnola, ultima ricetta per Il Granaio
Ho deciso di mettere questa buonissima pagnotta pasquale nel paniere della rubrica Il Granaio, perché sembrava proprio adatta per l’uscita subito prima di Pasqua. Purtroppo è anche la mia ultima partecipazione alla rubrica. Lo dico con grande dispiacere e con altrettanto dispiacere saluto le mie compagne di avventura Sabrina e Simona, con le quali ho condiviso diversi anni di percorso e che mi piace considerare amiche, e Teresa, che avevo appena cominciato a conoscere. Grazie di tutto, ragazze, vi voglio bene.
Ma la rubrica va avanti, non perdetevi le ricette di queste bravissime blogger ogni primo e terzo giovedì del mese. Potete seguirle sulla pagina Facebook, su Instagram o su Pinterest. Qui di seguito, dopo il logo, trovate tutte le proposte di oggi, una più golosa dell’altra.

da Sabrina: Pigna di Pasqua – pane dolce della ciociaria
da Simona: Panfrutto alla panna con arancia, zenzero e albicocche secche home made
da Teresa: Corona Pasquale
Tesoro, è da un po’ che non ci sentiamo ma ritrovarti così con questa sospresa mi riempie il cuore. Grazie. 💚
Non è vero che non è bella, che dici!, questa tua pagnotta mi sembra proprio bellissima, e la fetta tagliata lo dimostra alla grande, sei bravissima come sempre Zeudi!
PS: un pizzico di sale non si nega a nessuno! 😅 ma se proverai anche la versione senza pizzico… fammi sapere! 😉
Ti auguro Buona Pasqua cara Zeudi 🌸
Mi sono commossa (realmente) nel leggere i tuoi saluti ma che spero siano solo un arrivederci, che sia una pausa fisiologica. Lo sai che sono molto dispiaciuta ma ripeterlo diventa pesante (anche se sto peccando). Questa pagnotta per me è stupenda! Io diffido sempre dei prodotti super perfetti indice spesso di industria… non avresti potuto scegliere ricetta migliore per il granaio! Grazie infinite per tutto! A presto un grande abbraccio ❤️
Condividere questi anni di rubrica con te è stato davvero bello ed emozionante: dalle tue proposte e dai tuoi scatti non solo mi son deliziata molto (ahimè solo con la vista), ma ho anche imparato e sei stata fonte di ispirazione. Spero anch’io di tornare presto a collaborare con te e riaverti in squadra. Che poi, oltre la rubrica, spero si resti in contatto!
Questa pagnotta non la conoscevo affatto, ma devo dire fa la sua gran bella figura! Mi piace molto e la proverò di sicuro.
Grazie per tutto cara amica, ti saluto con un ” a presto” !
Ciao zeudi ❣️ è sempre bello leggerti,sei così dolce e vera! Le imperfezioni,non ci crederai,ci rendono perfetti! Senza difetto alcuno sai che noia!la tua pagnotta pasquale è meravigliosa 💖 buona Pasqua zeudi e buona riflessione e che questo nuovo percorso ti riporti sulla tua strada maestra ❣️