Scriverò questo post come se fosse tutto normale, perché uno non va su un sito di ricette per riflettere sui problemi del mondo, uno ci va per leggere la ricetta. Lo so. Dunque, dovete sapere che io adoro il salmone, mi piace soprattutto semplice, buttato in padella e cotto senza aggiungere assolutamente nulla, ma la mia piccola Principessa non è della stessa opinione. Quando le dico che per cena c’è il salmone, storce sempre un po’ il nasino e, allora, ho pensato che poteva valere la pena di provare a dargli una forma di solito più accattivante per i bambini, un hamburger, anzi, meglio, un burger, visto che di ham non ce n’è, al limite un fishburger, ma non stiamo a sottilizzare, ci siamo capiti. Ho aggiunto una patata lessa, aromatizzato con un po’ di erba cipollina e scelto di non aggiungere uova e il risultato mi è piaciuto moltissimo.
Ingredienti per 4 burger di salmone:
350 g di filetto di salmone
200 g di patate
erba cipollina fresca a piacere
un pizzico di sale
un filo d’olio extravergine di oliva
Preparazione:
- Lessa le patate fino a cottura, poi pelale e tienile da parte.
- Elimina eventuali lische e pelle del salmone e tritalo a coltello.
- Trita a coltello anche 15 o 20 fili di erba cipollina fresca.
- In una terrina unisci la patata, che schiaccerai con la forchetta, il salmone e l’erba cipollina tritati e amalgama molto bene, anche usando le mani, se vuoi.
- Preleva circa un quarto dell’impasto per volta e inseriscilo in un coppapasta, appoggiato su un foglio di alluminio.
- Pressa bene col cucchiaio in modo da formare il burger e poi sfila delicatamente il coppapasta.
- Ripeti l’operazione fino a quando hai finito tutto l’impasto.
- Scalda un filo d’olio extravergine in una padella e ribalta, con l’aiuto della stagnola che c’è sotto, il burger di salmone in padella, elimina l’alluminio e fai cuocere cinque minuti per lato (anche meno, se preferisci l’interno un po’ più rosa) a fuoco non troppo alto.
Io l’ho preferito al naturale, proprio perché amo molto il sapore del salmone, accompagnato da un po’ di insalata e da una salsa fatta soltanto aggiungendo allo yogurt magro del succo di limone, sale ed erba cipollina tritata, mentre alla mia Piccola Tiranna l’ho proposto in una versione più da fast-food, infilato in un panino, leggermente spalmato di senape e con un cetriolino sotto aceto. Ognuno poi ne faccia ciò che vuole. Ok, sarò onesta, mia figlia continua a non amare follemente il salmone, ma io questo burger l’ho gradito veramente tanto.
Come sempre, sarei lieta di leggere i vostri commenti, le vostre opinioni, i dubbi, le critiche, le domande, i suggerimenti e tutto quello che vi va di condividere.