Mia mamma è sempre stata avanti, molto avanti. Quando, nei gloriosi anni ’90, molti si abbuffavano di grassi idrogenati e misteriosi cibi precotti come non ci fosse un domani, lei già masticava di cucina macrobiotica e sosteneva, molto prima dell’ esplosione del salutismo a ogni costo, l’importanza dell’alimentazione sana e delle fibre nella dieta. A casa nostra sono sempre circolate tonnellate di verdure e devo dire grazie a lei se oggi non mi spavento, ma anzi gioisco, di fronte a un bel mucchio di broccoli fumanti. Devo ringraziarla anche, a onor del vero, per avermi insegnato altresì che le buone norme alimentari, come tutte le regole, sono lì anche per essere infrante ogni tanto, così, per puro gaudio e senza sensi di colpa.
Uno dei suoi cavalli di battaglia era proprio il riso integrale saltato con le verdure e, per lungo tempo, anche quando sono andata (tardi) a vivere da sola, è rimasto uno dei miei cibi preferiti, un comfort food, per usare un termine moderno. Ne preparavo in abbondanza e attingevo poi a più riprese dal variopinto padellone. Successivamente, forse anche per andare incontro ai gusti di chi oggi divide la quotidianità, e quindi i pasti, con me, l’ho un po’ abbandonato, con rammarico, ma qualche giorno fa ho sentito prepotente la necessità di prepararmelo di nuovo e di affondarvi i miei dispiaceri. Scherzi a parte, ecco come farlo.
Ingredienti per due porzioni:
100 g di riso integrale (per me Il Buon Riso, in collaborazione)
70 g di carote
80 g di zucchine
50 g di piselli (io surgelati)
50 g di germogli di soia
2 cipollotti
2 o 3 cucchiai di salsa di soia
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
Preparazione:
- Cuocere il riso per il tempo riportato sulla confezione, io l’ho cotto in pentola a pressione per 20 minuti dal fischio.
- Nel frattempo, lessare i piselli per 8 – 10 minuti e tagliare le carote e le zucchine a listarelle.
- Soffriggere il cipollotto finemente affettato in una padella capiente con l’olio extravergine, poi aggiungere le carote e i piselli e far insaporire per un paio di minuti a fuoco medio – alto, mescolando spesso.
- Aggiungere poi anche le zucchine e i germogli di soia e far cuocere un altro paio di minuti.
- Una volta cotto il riso, scolarlo e versarlo nella padella con le verdure, sfumare con la salsa di soia e saltare brevemente a fuoco vivace. Et voilà.
Mia mamma la salsa di soia non la metteva ed era buonissimo lo stesso, solo, se decidete di ometterla, ricordatevi di aggiungere un po’ di sale, a vostro piacimento. Secondo me, come certe italiche pastasciutte, questo riso non teme di essere riscaldato, anzi migliora, perciò, nessuno vieta di prepararne più di una porzione per volta, come ho fatto io, basta conservarlo in frigo e consumarlo poi in tempi ragionevoli.
Anche se non sono né un dietologo né un nutrizionista, mi sento di poter affermare che si tratta di un piatto sano, leggero, ricco di fibre e molto saziante, insomma uno di quelli con cui si può abbondare piuttosto tranquillamente, anche quando, per diverse ragioni, si vuole essere attenti all’alimentazione.
Come sempre, sarei molto lieta di leggere i vostri commenti, le vostre opinioni, le domande, le critiche, i dubbi, i suggerimenti e tutto quello che vi va di condividere.
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Le buone abitudini a tavola si imparano proprio in famiglia e tu sei stata davvero fortunata! Questo piatto è perfetto anche per me e sai che ne preparo uno molto simile!? A tavola (ma credo anche fuori) andremmo più che d’accordo ^_*
Grazie, Consuelo, mi fa davvero piacere essere in così buona compagnia, anche se soltanto virtuale 🙂 A presto!
Mi piacciono molto questi piatti ma mio figlio da bolognese va a lasagne ragù e tortellini … un disastro!
E bè, è difficile dargli torto, comunque!