INSALATA DI QUINOA CON AVOCADO

A me piace assaggiare, se ne ho la possibilità, anche piatti insoliti, ingredienti poco conosciuti, infatti di solito gradisco molto la cucina etnica. Non so se mi spingerei fino alla fritturina di scarafoni, forse quella no, ma, se in un menù c’è qualcosa di esotico, stai tranquilla che scelgo quello. Così è stato anche per la quinoa, che ho assaggiato diversi anni fa, quando iniziava a essere di moda, perché di quello si tratta, lo so, però mi è subito piaciuta molto e, da allora, ho preso a prepararmela, non proprio tutti i giorni, d’accordo, ma ogni tanto sì. Questa volta ho deciso di accostarle un altro ingrediente esotico per cui vado matta, l’avocado, anche lui molto di moda ultimamente. Mi risulta che in Sicilia ne cresca facilmente una specifica varietà, ma non ho mai avuto il piacere di trovarla dove faccio la spesa, peccato. In attesa di metter le mani sull’avocado siculo, mi accontento di quello che viene da lontano.

Ingredienti per due persone:

100 g di quinoa bianca

un avocado maturo

5 o 6 pomodorini

una piccola cipolla rossa

30 g di rucola

una manciata di germogli di soia

un cucchiaio di olio extravergine di oliva

un cucchiaio di succo di limone

Preparazione:

• Ho tagliato la cipolla a rondelle e l’ho messa in una ciotola con acqua fredda per circa mezz’ora. E’ un passaggio che si può omettere, ma io trovo che, in questo modo, la cipolla cruda risulti più digeribile.

• Ho sciacquato bene la quinoa sotto acqua corrente, mettendola in un setaccio a maglia fine, poi l’ho fatta asciugare e tostare pochi minuti in un pentolino, senza condimento.
• In seguito, ho versato nel pentolino un volume d’acqua pari a una volta e mezza quello della quinoa, ho abbassato il fuoco al minimo e l’ho fatta bollire coperta per dieci minuti, poi ho spento il fuoco e ho lasciato riposare la quinoa per altri dieci minuti.

• Una volta cotta, l’ho allargata bene nella terrina, per farla raffreddare in fretta, e ho aggiunto i pomodorini tagliati in quarti e privati dei semi, l’avocado a dadini, i germogli di soia e la rucola.

• Ho condito con un cucchiaio di olio e uno di limone e ho lasciato riposare per dieci minuti in frigo prima di consumare.

L’unica difficoltà, se vogliamo usare una parola grossa, sta nella cottura della quinoa, ma con le dosi e il procedimento che ho indicato, ho ottenuto una quinoa ben sgranata, asciutta e nient’affatto pappettosa. Ho, però, usato la quinoa bianca, se ne usate un altro tipo, mi pare una buona norma seguire le indicazioni riportate sul retro della confezione.

Ribadisco che ho un debole per le insalate, perché, oltre ad apportare tutto il loro buon nutrimento con leggerezza e freschezza, permettono veramente di sfogare la fantasia negli abbinamenti.

Come sempre, sarei lieta di leggere i vostri commenti, le vostre opinioni, i dubbi, le critiche, le domande, i suggerimenti e tutto quello che vi va di condividere.

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