PAVLOVA

Ecco un modo sontuoso e golosissimo per dare nuovo lustro agli albumi avanzati, che mi guardo bene dal gettare via. Ho la ricetta di questo dessert nella mia scatolina delle ricette da più di vent’anni, me la diede la landlady che mi ospitò a Dublino quando avevo 17 anni, più di una vita fa, e non l’ho mai cambiata perché riesce perfettamente.

 

Ingredienti per 4 persone:

2 albumi

125 grammi zucchero semolato

10 gr amido di mais

Per guarnire:

250 ml panna da montare

Un cucchiaino zucchero a velo

Frutta a piacere

Monto gli albumi a neve ferma e poi aggiungo lo zucchero un po’ per volta continuando a montare con lo sbattitore elettrico. Alla fine metto anche l’amido di mais, sempre continuando a montare.

 Questa volta ho voluto formare dei contenitori di meringa aiutandomi con la tasca da pasticcere sulla leccarda rivestita di carta forno, ma altre volte ho più semplicemente steso il composto nella teglia, sempre rivestita, con la spatola, viene bene comunque.

Metto in forno per un’ora a 140° gradi e, come da indicazioni di Oonagh, la signora dublinese, lascio in forno spento per tutta la notte.

Poco prima di servire, monto la panna con un cucchiaino di zucchero a velo, la adagio delicatamente sulla meringa, con la tasca o con la spatola, e decoro con la frutta che preferisco, a me piace soprattutto con le fragole o coi mirtilli.

Sono anni ormai che evito come la peste le uova da allevamenti in gabbie e compro quelle “di galline felici” da allevamenti biologici a chilometro zero o quasi e, si sa, costano un po’ di più, ragione ulteriore, se servisse, per sfruttarle completamente.

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