Il nocciolino in umido non è certo originale né difficile da fare, però lo voglio condividere sul mio piccolo blog perché mi fa tenerezza. Mi fa venire in mente la dolcezza di quattro generazioni di donne, espressa silenziosamente come si può fare in cucina. Mi ricorda la mia nonna, che ormai non c’è più, che me lo preparava con la polenta quando ero bambina. Mi fa venire in mente la mia mamma che a volte me lo consegna a casa fresco di mercato perché io lo possa preparare alla mia cucciola. Poi ci sono io, che soltanto ora capisco la grande gioia e la grande responsabilità di doversi occupare di riempire un piccolo pancino esigente e infine lei, l’ultima generazione, che mi dice addirittura che ne va matta, esagerando l’entusiasmo, perché istintivamente sa che così farà contente sia la nonna che la mamma. Ecco qua, tutto quello che mi porta alla mente e al cuore, ancora prima che sulle papille e nella pancia, questo semplice piatto di pesce, perché non servono fronzoli per dimostrare che cucinare è indiscutibilmente un atto d’amore.
Ingredienti per 3 persone:
500 gr nocciolino
200 gr passata di pomodoro
Una tazzina di vino bianco
Uno spicchio d’aglio
4 rametti di prezzemolo
2 cucchiai d’olio extra vergine
Metto l’aglio in camicia a soffriggere un minuto con due cucchiai d’olio in una padella, aggiungo il nocciolino tagliato in tranci di circa tre centimetri di altezza e lo faccio rosolare a fuoco alto. Lo giro e lo sfumo con una tazzina di vino bianco. Quando l’alcool è evaporato, aggiungo circa 200 gr di passata di pomodoro e lascio cuocere per circa venti minuti, girando delicatamente i tranci dopo dieci. Alla fine aggiungo il prezzemolo e servo ben caldo.
La mia mamma e la mia nonna avevano ragione, per i piccoli è proprio adatto, morbido, completamente senza spine e dal sapore di pesce molto delicato, comunque apprezzabile anche dagli adulti, specie se accompagnato da un po’ di polenta da pucciare nel sughetto.
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