FRITTELLE DI PISELLI

Queste frittelline di piselli e ricotta sono l’ultimo efficacissimo metodo che ho escogitato per somministrare subdolamente alla cocciuta prole gli odiatissimi piselli, che la suddetta prole, incurante della naturale dolcezza di questo portentoso ortaggio, rifiuta ostinatamente e inderogabilmente di assaggiare, passando interminabili minuti a spulciare meticolosamente qualsiasi piatto ne rechi una pur minima traccia. Che vi devo dire? Spero solo che il buon Dio la conservi sempre così, magra e determinata. Deliri materni a parte, le frittelle di piselli (o, se preferite mini pancake salati) sono così morbide e delicate che sono certa che piaceranno sia ai vostri bambini che agli adulti buongustai che avranno la fortuna di sedere alla vostra tavola.

Ingredienti per circa 18 piccole frittelle:

150 g di piselli già cotti (freschi o surgelati)

un uovo

60 g di ricotta

10 g di amido di mais

un cucchiaio di grana grattugiato

mezzo cucchiaino di lievito non vanigliato

4 o 5 foglioline di basilico

un pizzico di sale

un filo d’olio extravergine di oliva

Preparazione:

• Versate tutti gli ingredienti nel mixer eccetto l’olio e azionatelo fino a ottenere una pastella.
• Scaldate un filo d’olio extravergine in una padella antiaderente e versatevi la pastella a cucchiaiate, allargate un po’ le frittelle con il cucchiaio stesso e cuocete un paio di minuti per lato. C’est tout.

L’unica accortezza che bisogna avere è un po’ di delicatezza nel voltare le frittelline, perché sono  delicate e tendono a rompersi facilmente. Come con le crêpes, le prime due magari non vengono proprio perfette, ma poi, una volta presa la mano, non c’è più nessuna difficoltà. Io ho trovato che cuocerle col coperchio facilitasse il compito, perché così il calore riesce ad arrivare prima in superficie e le rende un po’ più sode al momento di girarle. Si potrebbe ovviare anche aggiungendo un paio di cucchiai di farina alla pastella, ma la loro consistenza tenera, che si scioglie in bocca, secondo me vale lo sforzo di fare un po’ più di attenzione. Poi ognuno fa come vuole, ovviamente.

Per tornare alla mia meravigliosa testarda, ha divorato queste tenere frittelline voracemente, sottraendomene parecchie prima ancora che finissi di fare le foto e, quando poi, il giorno dopo, mi ha vista mentre le scaricavo sul computer, mi ha detto: “buone queste, quando me le rifai”? Quindi, care mamme, missione compiuta.

Come sempre, sarei lieta di leggere i vostri commenti, le vostre opinioni, i dubbi, le critiche, le domande, i suggerimenti e tutto quello che vi va di condividere.