Mi dichiaro colpevole, non faccio mai la pasta in casa. Mi sembra sempre troppo lavoro per mangiare un piatto di pasta. In questo caso, però, la proporzione è invertita: pochissimo sforzo, nessuna difficoltà, meno di un quarto d’ora di tempo e fai anche bella figura perché sono pur sempre fatti a mano. Se non bastasse, è impossibile non ricordarsi gli ingredienti, sono due e in rapporto uno a uno. Così vien voglia perfino a me di impastare.
Ingredienti per due persone:
250 ml acqua
250 gr farina di semola di grano duro rimacinata
Mezzo cucchiaino di sale
Ho messo l’acqua in una pentola capiente e l’ho portata a bollore, ho messo il sale e poi la farina tutta in una volta, come si fa per i bigné. Ho mescolato sul fuoco finché l’impasto non ha iniziato ad appallottolarsi un po’, non c’è voluto più di un minuto.
Ho rovesciato il tutto sulla spianatoia e ho impastato fino a ottenere un panetto liscio, non ho avuto bisogno di aggiungere farina perché si lavorava perfettamente, senza appiccicare.
Ho lasciato intiepidire e ho formato i classici salamini, che ho poi tagliato a tocchetti. Ho fatto il buchino all’interno e il disegno all’esterno con l’ausilio del fattapposta (si chiama rigagnocchi?).
Li ho buttati in acqua bollente salata e scolati due minuti dopo che sono saliti a galla. Sono rimasti perfettamente in forma, senza minimamente spappolarsi neanche quando li ho saltati in padella col condimento che, come per ogni gnocco che si rispetti, deve essere saporito e abbondante.
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Dunque se non fosse che ho cenato,che è un po’ tardino per spadellare e che ho una gnoma malata “accozzata” addosso,li proverei subito per quanto mi ispirano….gnammmmm
Mi dispiace tanto per la gnoma malata 🙁 però, quando si riprende un po’, potreste anche farli insieme, per far passare un pochino più in fretta la convalescenza. Guarda, veramente, se son venuti bene a me, è perché li possono fare anche i bambini!