baghrir o crêpes millebuchi

Baghrir o crêpes millebuchi

Per l’ennesima volta mi sono imbattuta casualmente nella ricetta di queste baghrir o crêpes millebuchi e me ne sono invaghita. Le ho volute provare subito e mi sono piaciute molto, così eccole sul blog. Perché si chiamino “millebuchi” credo non sia difficile da capire, guardando le foto. Grazie alla loro conformazione particolare, sono meravigliosamente adatte ad accogliere il condimento, addirittura più degli ormai famosissimi pancake.

La ricetta, a quanto ho letto, viene dallo splendido Marocco, che ho avuto la fortuna di visitare una volta soltanto nella mia vita. Purtroppo, però, mangiavo in anonimi hotel a portata di turista, che, diciamolo, servono quasi sempre pasti un po’ monotoni, che vogliono accontentare tutti e, alla fine, non entusiasmano nessuno. Per fortuna che c’è Pinterest! Proprio lì ho trovato questa ricetta, che ho rifatto pari pari. Forse non mi sono riuscite proprio perfette come all’autrice del blog da cui ho scopiazzato, d’accordo, ma sono comunque molto soddisfatta del risultato. I buchi ci sono e le crêpes sono buone, direi che è più che sufficiente.

due baghrir o crêpes millebuchi nel piatto con il miele

RIcetta

Per

ca. 15 pezzi

Preparazione

5 minuti + riposo

Cottura

2 minuti

Ingredienti

  • 150 g di semola rimacinata di grano duro

  • 65 g di farina 00

  • un pizzico di sale

  • un cucchiaino di zucchero

  • mezzo cucchiaino raso di lievito di birra secco

  • mezza bustina di lievito per dolci

  • 330 ml di acqua tiepida

Preparazione

  • In una terrina, mescola la semola, la farina 00, il sale, lo zucchero e il lievito di birra secco.
  • Amalgama bene con un frullatore a immersione, fino a ottenere un composto con molte bolle.
  • Aggiungi ancora il lievito per dolci e frulla ancora un istante per distribuirlo bene.
  • Fai riposare il composto per 20 – 30 minuti prima di iniziare a cuocere le crêpes.
  • Scalda molto bene una padella antiaderente e versa un cucchiaio o due di impasto alla volta, facendo in modo che sia di spessore uniforme.
  • Cuoci per un paio di minuti, solo da una parte, senza girare, finché la crêpe sarà tutta piena di buchetti e anche il centro apparirà asciutto.
  • Procedi fino a esaurimento dell’impasto e impila le crêpes una sull’altra per mantenerle calde.

Alcuni suggerimenti per la riuscita delle baghrir o crêpes millebuchi

Come accade un po’ per tutti i tipi di crêpes o pancake, spesso il primo non riesce perfettamente. Un po’ perché le padelle non hanno ancora raggiunto la temperatura adeguata e un po’ perché noi abbiamo bisogno di un attimo di tempo per prendere confidenza con l’impasto e capire come trarne il meglio. Questo per dirvi che non vi dovete scoraggiare se il primo baghrir non sarà bellissimo, al secondo, terzo al massimo, avrete sicuramente messo a punto le mosse giuste.

A questo proposito, la blogger a cui ho spudoratamente copiato la ricetta, consigliava di raffreddare la padella sotto l’acqua fredda ogni due o tre crêpes e, in effetti, questo facilita una miglior cottura dei pezzi successivi.

baghrir o crêpes millebuchi

A quanto ho capito, esiste una ricetta tradizionale dei baghrir, che comporta più sforzo e più tempo di preparazione. Questa versione moderna, invece, è, come vedete, molto semplice e molto veloce. Viene incontro alle esigenze delle cuoche di oggi, insomma. Ma non è meno buona.

Tradizionalmente, poi, le “crêpes millebuchi” vengono servite con burro e miele, ma potete spalmarci sopra tutto quello che desiderate. Sì, anche la crema al cioccolato e nocciole! Sono molto morbide e, con tutti i loro buchetti, fanno un simpatico effetto spugna e si intridono per bene del condimento con cui le servite. Qui sono piaciute moltissimo a tutti, credo che le rifarò molto spesso.

baghrir o crêpes millebuchi o crêpes marocchine di grano duro

Se volete, potete conservare i baghrir in frigo per due o tre giorni, in modo da averli pronti per colazione, ad esempio. In questo caso, vi consiglio di scaldarli brevemente prima di consumarli. Così recupererete la leggera croccantezza, davvero deliziosa, della parte che cuoce a contatto con la padella.

Se volete qualcosa di un po’ più tradizionale, invece, qui sul blog trovate anche la ricetta delle versatilissime crepes di albumi.

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