il pesto di fave

Pesto di fave

Quando ho pensato di preparare il pesto di fave non credevo certo di inventare niente di nuovo, ma nemmeno sapevo, sarò onesta, che si trattava di una ricetta della tradizione. E, invece, sembra proprio che i liguri facciano il pesto di fave dalla notte dei tempi, chiamandolo, se non erro, “pestun de fave” o “marò”. In effetti, si tratta di una preparazione semplice e povera a base di legumi e formaggio, che sembra fosse utilizzata dai contadini principalmente per insaporire il pane secco. 

Ecco allora un pesto squisitamente primaverile, dal sapore fresco grazie a qualche fogliolina di menta e dalla consistenza molto cremosa, anche senza l’aggiunta di frutta secca. 

il pesto di fave spalmato sui crostini

RIcetta

Per

4 persone

Preparazione

15 minuti

Cottura

senza cottura

Ingredienti

  • 150 g di fave fresche sgranate*

  • 30 g di pecorino grattugiato

  • 30 g di olio extravergine

  • 4 o 5 foglioline di menta

  • un pizzico di sale

Preparazione

  • Leva la buccia alle fave una ad una.
  • Mettile nel boccale del mixer e inizia a frullarle insieme all’olio extravergine.
  • Poi aggiungi il sale e le foglie di menta spezzettate e frulla ancora.
  • Per ultimo metti li pecorino e dai un’ultima frullata veloce per amalgamarlo. Il pesto di fave è pronto.

Quante fave servono

*Per avere 150 grammi di fave già sgranate, io sono partita da circa 400 grammi di fave intere. Nei baccelli ce n’erano molte ancora piccole e tenere, che è un vantaggio in termini di morbidezza e delicatezza, perciò potrebbero servirne di un po’ di meno o un po’ di più. Una volta che ho tolto anche la pellicina che ricopre i singoli semi, poi, ho ottenuto un totale di circa 100 grammi di fave pronte da utilizzare.

 

Come gustare il pesto di fave

Immagino la tradizione voglia che il pesto di fave sia preparato nel mortaio, ma, visto che i tempi cambiano, mi sono permessa di prepararlo nel mixer, senza troppa paura di offendere nessuno. In questo modo, il pesto è pronto in pochissimo tempo, l’unica piccola seccatura, potrebbe essere sbucciare le fave una a una, ma si tratta di non più di dieci minuti di lavoro. 

Una volta pronto, poi, il pesto di fave è buonissimo come stuzzichino, spalmato sul pane, sui crostini, cracker, tramezzini, grissini, insomma dove volete, anche per un aperitivo sano e saporito. In alternativa, si può serenamente usare per condire un bel piatto di pasta e, anche così, farà la sua bella figura. Io l’ho assaggiato in entrambi i modi e veramente non saprei scegliere, mi è sembrato comunque ottimo.  Eccolo, per esempio, con un buon piatto di spaghetti integrali per un pasto completo.

un piatto di spaghetti con il pesto di fave

Se vi piacciono i pesti alternativi, sul blog trovate, tra gli altri quello di carote e noci, quello di asparagi e pistacchi e quello di rucola, mandorle e pecorino

Come sempre, sarei lieta di leggere i vostri commenti, le vostre opinioni, i dubbi, le critiche, le domande, i suggerimenti e tutto quello che vi va di condividere.

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