Eccomi di nuovo all’attacco, come avevo minacciato, con una ricetta con gli agretti, che posso farci, mi sono infatuata. Questo rotolo può sembrare un po’ un “mappazzone” (sì sì, anch’io guardo Masterchef) e forse, per certi versi, lo è, ma noi l’abbiamo mangiato molto volentieri, compresa la piccolina, per la quale in effetti era stato pensato. Ha, poi, il vantaggio che, una volta freddo, diventa abbastanza compatto e agevole da infilare in un cesto da picnic o in una schiscetta, per sostituire il classico panino. Per inciso, come si traduce “schiscetta” in Italiano corretto? Qualcuno mi può illuminare? Ci penso da un po’, ma non ho trovato la soluzione.
Ingredienti:
Per il rotolo:
600 gr di patate
un uovo
20 gr grana grattugiato
20 gr burro
un pizzico di sale
Per il ripieno (ampiamente personalizzabile):
200 gr agretti
100 gr crescenza
3 fette di prosciutto cotto
Come l’ho preparato:
Ho sciacquato le patate, ne ho inciso leggermente la buccia e le ho cotte nel forno a microonde per dieci minuti alla massima potenza, comprendole con l’apposita campana e girandole a metà del tempo.
Ho pelato le patate e le ho schiacciate dentro una terrina, le ho lasciate intiepidire qualche minuto e ho aggiunto l’uovo, il burro, il formaggio grattugiato e un pizzico di sale.
Ho mescolato tutto fino ad ottenere un composto omogeneo, che ho poi steso, premendo bene con le mani, su un foglio di carta forno bagnata e strizzata.
Ho farcito il rotolo stendendoci sopra tre fette di prosciutto cotto, gli agretti, che avevo precedentemente sbollentato per cinque minuti, e la crescenza a pezzetti.
Ho chiuso il rotolo aiutandomi con la carta forno, l’ho chiuso come fosse una caramellona nella stessa carta e l’ho messo in una teglia da forno.
L’ho cotto in forno a 200° per 40 minuti totali. Dopo i primi venti minuti, l’ho girato con l’apertura in basso e ho rotto la carta forno, in modo che l’umidità che si era formata all’interno potesse evaporare. L’ho estratto dal forno e l’ho lasciato intiepidire per un quarto d’ora prima di tagliarlo e servirlo.
Come dicevo, si tratta di una roba molto casalinga, rustica e gustosa, che si può farcire con qualunque cosa piaccia e che può tornare utile anche come svuotafrigo, un po’ come il più classico gateau di patate.
Eh niente, come al solito, vi esorto a lasciarmi qualche commento, suggerimento, critica, consiglio qui sul blog o sulla mia pagina Facebook, oppure su Twitter, se preferite. Mi farebbe infinitamente piacere.
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