il panfocaccia con semola Senatore Cappelli

Panfocaccia con semola Senatore Cappelli

A volte rinfresco il lievito madre senza sapere cosa ci farò, così solo perché ho voglia di impastare. E’ stato così anche per questo panfocaccia con semola Senatore Cappelli. Prima doveva essere un pane integrale, poi un pane per la colazione, poi forse una pizza in teglia. Alla fine, invece, mi sono ricordata che avevo in dispensa ancora mezzo pacchetto di questa buonissima semola di grano duro e ho deciso di metterla nel panfocaccia.

Dice: ma esattamente cos’è un “panfocaccia”? Bè, è chiaramente una via di mezzo tra un pane e una focaccia. E’ più morbido e più basso del pane e ha un po’ d’olio nell’impasto e sulla superficie, ma meno di quanto se ne userebbe per una focaccia vera e propria. Bando alle ciance ora e via con la ricetta.

l'interno del panfocaccia con semola Senatore Cappelli, qui tagliato a metà

RIcetta

Per

4 persone

Preparazione

20 minuti + lievitazione

Cottura

30 minuti

Ingredienti

  • 170 g di semola Senatore Cappelli

  • 200 g di farina tipo 1

  • 80 g di li.co.li. (lievito madre in coltura liquida) attivo

  • 250 g di acqua

  • 7 g di sale

  • 20 g di olio extravergine di oliva

  • mezzo cucchiaino di malto d’orzo

  • Per la superficie:

  • un cucchiaio di olio extravergine

  • un cucchiaio di acqua

  • mezzo cucchiaino di sale

  • rosmarino tritato (facoltativo)

Preparazione

  • Sciogli prima il malto e poi il li.co.li. in 220 g di acqua, nella ciotola della planetaria o in quella in cui impasterai a mano.
  • Unisci le farine e inizia a impastare bene. Se usi la planetaria, parti a velocità bassa e aumenta man mano.
  • Quando l’impasto inizia a essere omogeneo, metti il sale, con i restanti 30 g di acqua, e impasta ancora.
  • Per ultimo inserisci l’olio extravergine e porta l’impasto a incordatura. Se lavori a mano, potresti aver bisogno di fare qualche giro di pieghe in ciotola, lasciando riposare qualche minuto tra una piega e l’altra.
  • Ribalta l’impasto sul piano di lavoro leggermente unto e fai delle pieghe “slap and fold”. Prendi l’impasto con le due mani da un lembo, sbattilo delicatamente (ma non troppo) sul piano e infine ripiegalo su se stesso. Poi ripeti dopo aver girato il panetto di 90 gradi.
  • Ora fai ancora due giri di pieghe a tre, a 20 minuti di distanza l’una dall’altra, e metti l’impasto, ben coperto,in una ciotola leggermente unta a lievitare fino al raddoppio. Se vuoi usare il frigo, è adesso il momento di mettere il pane nella parte bassa, per 18 ore al massimo.
  • Una volta raddoppiato, sgonfialo un po’ con le dita, allargandolo in un rettangolo approssimativo e poi forma un filoncino.
  • Tira delicatamente verso di te il filoncino con la chiusura a contatto del piano di lavoro, per completare la formatura.
  • Appoggia il tuo panfocaccia su una teglia foderata di carta forno, copri con pellicola a contatto e fai di nuovo raddoppiare. Nel mio caso, ci sono volute due ore e mezza a temperatura ambiente.
  • Mentre fai scaldare bene il forno, prepara un’emulsione con un cucchiaio d’olio, uno d’acqua e mezzo cucchiaino di sale.
  • Affonda la punta delle dita sulla superficie del panfocaccia per fare i buchetti*, spennellalo con l’emulsione (senza irrorarlo completamente, perché ricordiamoci che non è una vera focaccia!) e, se vuoi, cospargilo con qualche aghetto di rosmarino tritato.
  • Infornalo a 200° per 25 – 30 minuti, tenendo presente che ogni forno è diverso dall’altro e il tempo di cottura è soltanto indicativo.
  • Lascialo raffreddare su una griglia prima di consumarlo.

* Vi devo confessare che io ci ho provato a fare i buchi sulla superficie, ma forse non sono stata abbastanza convinta, perché, in cottura, il panfocaccia si è alzato livellando quasi completamente gli affossamenti che avevo praticato. Dal punto di vista estetico, quindi, forse questo panfocaccia non è venuto proprio come lo desideravo. Era talmente morbido e buono, in ogni caso, che ho voluto condividerlo lo stesso. Voi, però, pigiate forte quando fate i buchi, mi raccomando!

il panfocaccia con semola Senatore Cappelli

Lasciatemi dire ancora che, qui a Torino, se chiedi il “panfocaccia” in panetteria ti guardano storto. Sì, perché da noi questo tipo di pane, che vira verso la focaccia, si chiama panpizza o pane pizza. Girando su Internet, ho notato che il pane pizza è pressoché sconosciuto, perciò ho deciso di chiamarlo anch’io panfocaccia. Forse, alla fine, è proprio questo il suo nome.

In ogni modo, che si chiami panpizza o panfocaccia, questo pane è molto morbido, perfetto per accompagnare salumi e formaggi vari. La presenza della semola di grano duro Senatore Cappelli in buona percentuale, inoltre, gli conferisce un sapore  un po’ più deciso, davvero gradevolissimo.

un panino al salame preparato con due fette di panfocaccia

Il panfocaccia con semola Senatore Cappelli è la mia proposta per il secondo appuntamento di gennaio con la rubrica Il Granaio – Baking Time, che potete seguire su Facebook, cliccando sul logo qui sotto, oppure, se preferite, su Instagram (qui: @ilgranaioteam). Subito di seguito, poi, trovate l’elenco completo delle delizie che compongono il paniere di oggi, una più golosa dell’altra.

da Carla: pizza bianca di carciofi alla maggiorana

da Monica: Bastoncini croccanti di ricotta 

da Natalia: Flauti fatti in casa a lievitazione naturale 

da Sabrina: Panini arabi

di Simona: Panini mignon con semi di chia e di lino

12 commenti

  1. Mi piace il panfocaccia e anche qui a casa è molto apprezzato da tutti, ho provato mille volte ma ancora non sono del tutto soddisfatta del risultato. Il tuo è davvero perfetto, posso solo immaginarne il profumo e il gusto!!!

    Un abbraccio grande
    Moni

  2. Questo panfocaccia mi piace moltissimo!! Trasmette tutta la sua morbidezza e la sua bontà… Poi quello scatto lì con il salame, rende proprio l’idea!!
    Ok, si, mandante giù uno che apprezziamo tutti qui!!

  3. Faccio anche io così, inizio a impastare con una certa idea e strada facendo la cambio e realizzo tutt’altro! E’ bellissimo questo panfocaccia e la foto delle due fette farcite mette un’acquolina in bocca che non hai idea!!!

  4. Sapendo che non ami i buconi nel pane e che brontoli sempre di ciò che sforni (che invece è STUPENDO) immagino cosa hai detto dopo aver scaricato le foto 😅😂 il tuo panfocaccia mi mette un’acquolina boia

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