la focaccia con yogurt greco

FOCACCIA ALLO YOGURT

Sono stata a lungo indecisa se pubblicare o no questa ricetta per la rubrica Il Granaio, perché ben due delle sei blogger che vi partecipano, se non erro, sono liguri e a parlare di focaccia con i Liguri bisogna andarci cauti… Specie se ci metti lo yogurt. Confesso che non conosco il disciplinare della focaccia genovese, né, in tutta onestà, so se ne esiste una versione unica e codificata, ma di una cosa sono sicura: lo yogurt non è contemplato. Per tutto il rispetto e l’amore che ho per la focaccia, la cucina ligure e la Liguria in generale, allora, domando scusa in anticipo, ma non sapevo come altro chiamare questo lievitato salato morbidissimo e goloso, che contempla, al suo interno, oltre a farina, acqua, lievito e olio extravergine, anche dello yogurt greco. Come si legge nei saggi: d’ora in avanti, per comodità, mi riferirò impropriamente ad esso con il nome di “focaccia” o “focaccia allo yogurt”. D’altro canto, però, la ricetta è proprio una di quelle riuscite, il risultato è stato buonissimo, gradito a tutti qui a casa e, allora, mi dispiaceva non pubblicarla per una mera questione linguistica, ma bando alle ciance, ecco come l’ho fatta.

 

la focaccia allo yogurtIngredienti:

200 g di farina 0

100 g di semola rimacinata di grano duro

60 g di li.co.li. attivo

125 g di yogurt (io greco 0% grassi)

160 g di acqua

15 g di olio extravergine di oliva

un cucchiaino raso di sale

mezzo cucchiaino di zucchero (o malto)

Per la superficie:

un cucchiaio di olio extravergine di oliva

2 cucchiai di acqua

un pizzico di sale

un pizzico di sale grosso e uno di rosmarino secco (facoltativi)

Preparazione:

  • Ho sciolto, aiutandomi con la frusta a mano, prima lo zucchero e poi il lievito madre liquido in 100 grammi di acqua, poi ho aggiunto, man mano, le farine e l’acqua restante, impastando bene prima col cucchiaio di legno e poi con le mani.
  • Con l’ultimo goccio d’acqua, ho aggiunto anche il sale e ho impastato ancora per incorporarlo.

collage di foto della prima fase dell'impasto della focaccia

 

  • Successivamente, ho versato anche lo yogurt nella ciotola e lavorato molto bene per amalgamarlo, ottenendo un impasto omogeneo ed elastico, che ho fatto riposare in ciotola per una decina di minuti.
  • A questo punto, ho messo anche l’olio, ho impastato ancora un po’ e approfittato dell’ultimo olio rimasto intorno per fare tre giri di pieghe in ciotola, tirando un lembo dell’impasto e ripiegandolo sul resto e ripetendo la stessa operazione fino a completare il giro della ciotola, appunto. Tra un giro e l’altro, ho lasciato riposare l’impasto per qualche minuto, anche cinque sono sufficienti.

collage di foto delle fasi dell'impasto a mano della focaccia

  • Poi ho ribaltato l’impasto sulla spianatoia e ho fatto ancora un giro di pieghe a libro, prima di dargli forma sferica e metterlo a lievitare in frigo, nella parte bassa, per circa venti ore.
  • Il giorno dopo, l’ho tolto dal frigo, lasciato acclimatare e steso, allargandolo delicatamente con le mani, in una teglia unta d’olio extravergine.
  • Ho coperto la mia focaccia con pellicola alimentare e l’ho lasciata altre tre ore a temperatura ambiente, nel forno spento. (Forse ne sarebbero bastate anche meno, ma avevo degli impegni che non potevo rimandare, perciò ha lievitato un bel po’, mio malgrado, fosse stato pane si sarebbe sicuramente rovinato).

collage di foto della fase finale della preparazione della focaccia

  • Prima di infornarla, ho battuto energicamente insieme un cucchiaio d’olio con due d’acqua e un po’ di sale per formare un’emulsione, che ho versato sulla superficie della focaccia, dopo aver praticato i caratteristici buchi affondandovi le dita. Ho voluto, poi, completare con qualche granello di sale grosso e un pizzico di rosmarino secco, ma non è indispensabile.
  • Ho cotto la mia focaccia allo yogurt in forno già caldo a 220° per dieci minuti e a 200° per altri dieci.

la focaccia con lo yogurt nell'impasto

Io volevo una focaccia alta e soffice (e direi che sono stata più che accontentata), perciò ho scelto una teglia piccola, da 22 centimetri di diametro, ma, se preferite una focaccia più sottile, potete tirarla per riempire anche una teglia da 28, secondo me senza grosse difficoltà.

la focaccia allo yogurt

 

primo piano di una fetta di focaccia allo yogurt

Come sempre mi sembra che le foto non rendano giustizia a questa focaccia allo yogurt che, vi garantisco, era d’una morbidezza esagerata. E’ perfetta sia consumata da sola che tagliata in due e farcita con quel che si gradisce, ma ha un solo gravissimo difetto: una volta che iniziate non potrete fermarvi finché non finisce. Davvero, se siete alla ricerca della forma perfetta per la prova costume può essere un problema, io vi ho avvisato.

l'interno sofficissimo della focaccia allo yogurt

Come vi dicevo, questa è la mia proposta per il secondo appuntamento di giugno della rubrica Il Granaio, la vetrina virtuale di una fornitissima panetteria, per la quale sei blogger preparano, ogni primo e terzo giovedì del mese, lievitati dolci e salati, torte da credenza e torte salate. I nostri forni andranno in ferie a luglio e agosto, ma ci ritroviamo, puntuali e golosi, il primo giovedì di settembre. Per il momento, godetevi lo splendido assortimento di oggi:

da Carla: focaccia con cicoria stracchino e speck

da Monica: Ciappe

da Natalia: Brioche morbida

da Sabrina: Pane alle carote

da Simona: Pane delle vacanze (mix di farine e lievito madre)

 

8 commenti

  1. Ciao Zeudi, premesso che questa focaccia è squisita, dappertutto si fanno focacce, tutte le regioni italiane ne sfornano e il nome non è depositato. Credo che sia un disciplinare per la focaccia di Recco, ma per l’altra no, quella è la focaccia genovese, e la tua è quella allo yogurt 😉 Ciò detto fammi subito assaggiare un pezzetto che merita proprio!!! Bacione

    • Grazie Carla, la focaccia genovese per me è La Focaccia, ma, se, come mi dici, non c’è un disciplinare, sono più tranquilla 😊

  2. Nel mio piccolo, per quel che so, confermo quanto dice Carla quindi facciamo così: se comunque qualcuno si offende mangio io la sua fretta perché questa focaccia è uno splendore; complimenti tantissimi complimenti! 👏👏👏 Credo proprio che te la copierò comunque prenderò spunto

    • Grazie, Simona! Infatti, quando tocco i mostri sacri, preferisco sempre andare coi piedi di piombo, perché ho paura di urtare i veri esperti e/o i puristi e siccome io non sono né una cosa né l’altra, preferisco dichiarare apertamente tutta la mia ignoranza!

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