Pizza ripiena di scarola

Ohibò, è successo di nuovo. Vado sempre dicendo che, con il lievito madre in coltura liquida e con il metodo degli pseudo-rinfreschi, non ho quasi mai esubero e, invece, ultimamente mi capita spesso. Si vede che mi sono un po’ impigrita e preparo meno pane e meno lievitati in questo periodo. Poco male, comunque non mi va di buttarlo l’esubero e ho deciso di sfruttarlo per preparare una ricetta che mi piace davvero tanto, la pizza ripiena di scarola o “pizza di scarole”, come la chiamano in Campania. Come sempre, metto le mani avanti e chiedo scusa agli amici Campani per gli eventuali errori, mi ostino a tentare le ricette della vostra cucina perché la adoro e, se anche sbaglio (e sicuramente sbaglio), è solo per amore, non per mancanza di rispetto.

la pizza ripiena di scarola

RIcetta

Per

una teglia da 22 cm di diametro

Preparazione

40 minuti + lievitazione

Cooking time

20 minuti

Ingredienti

  • Per l’impasto:

  • 75 g di li.co.li. in esubero

  • 150 g di acqua

  • 270 g di farina tipo 1

  • un cucchiaino raso di sale

  • un cucchiaio di olio extravergine di oliva

  • Per il ripieno:

  • 700 g di scarola (un cespo)

  • uno spicchio d’aglio

  • 2 cucchiai di olive nere

  • un cucchiaio di pinoli

  • un cucchiaio di uva passa

  • un cucchiaino di capperi sotto sale

  • un filo di olio extravergine di oliva

  • un pizzico di sale

Preparazione

  • Sciogli l’esubero di lievito madre nell’acqua, aggiungi la farina e impasta.
  • Dopo qualche minuto, unisci anche il sale e incorporalo bene.
  • Per ultimo aggiungi l’olio e impasta ancora per ottenere un panetto ben omogeneo.
  • Dai forma tonda e metti a lievitare coperto fino al raddoppio, in una ciotola leggermente unta.
  • Nel frattempo, metti a bagno l’uvetta in acqua tiepida, sciacqua bene la scarola e tagliala a pezzi grossi.
  • In una padella, fai rosolare lo spicchio d’aglio con un po’ d’olio extravergine con i capperi dissalati, le olive e i pinoli.
  • Aggiungi la scarola, l’uvetta strizzata e fai cuocere e asciugare per bene.
  • Riprendi l’impasto, dividilo in due pezzi e forma due dischi.
  • Stendi un disco sul fondo di una teglia, che avrai unto con altro olio extravergine, distribuisci sopra la scarola cotta e, sopra ancora, il secondo disco.
  • Chiudi bene i bordi, bucherella la superficie con una forchetta, copri con pellicola alimentare e fai lievitare altre tre ore o finché il volume non è visibilmente aumentato.
  • Cuoci a 200° in forno già caldo per 20 – 25 minuti, tenendo presente che ogni forno è diverso dall’altro e il tempo di cottura è soltanto indicativo.

La pizza ripiena di scarola è buonissima sia tiepida che fredda e, qui a casa, è piaciuta molto a tutti, perfino la piccola tiranna, che ha una relazione ancora relativamente complicata con tutto ciò che è verde, l’ha mangiata proprio volentieri. Il papi ed io, invece, l’abbiamo semplicemente divorata.

un primo piano dell'interno morbido di una fetta di pizza di scarole

Questa golosa pizza ripiena di scarola preparata con l’esubero di lievito madre è la mia proposta per il secondo appuntamento di Novembre con la rubrica Il Granaio – Baking Time, alla cui pagina Facebook sarete indirizzati direttamente se cliccate sull’immagine qui sotto. A seguire, invece, trovate le deliziose proposte delle altre blogger che vi partecipano, una meglio dell’altra, fatevi un giro e mi darete certamente ragione.

da Carla: Ciambella con casera della Valtellina 

da Monica: Pan d’arancio

da Natalia: Pane con i pomodori secchi

da Sabrina: Pagnotta casareccia

da Simona: Girelle di brioche al limoncello con uvetta e marmellata di limoni

14 commenti

  1. TI è venuta benissimo e te lo dice una campana!!! Gli ingredienti per il ripieno variano da famiglia a famiglia, anche in base al gusto personale. A casa mia, per esempio, si usa anche l’acciuga e si omette l’uvetta, che per tradizione ci vuole ma che non piace ai più.
    Comunque ancora complimenti, mi hai messo voglia di pizza alle scarole.

  2. Secondo me dovrebbero essere onorati, cioè chiunque dovrebbe esserlo quando una persona, in punta di piedi, cerca di replicare ricette tra virgolette sacre,secondo me sei bravissima molto molto brava, io ne vorrei due fette

    • Grazie mille, Simona. Ho sempre un po’ paura dei classici in cucina, soprattutto quelli di cui non ho ricette di famiglia, ma non si possono cucinare sempre gli stessi piatti, no? E poi nella nostra penisola ce ne sono così tante di cose buone! 🙂

  3. Che bella!!! Non conosco l’originale ma di certo saranno entusiasti della tua versione…non potrebbe essere altrimenti, anche perché fa una golaaaaaaa…..

    Un abbraccio grande
    Moni

  4. Gran bella cos invece replicare ricette di altre regioni, perchè testimonianza di quanto veramente siano ben apprezzate ed amate!
    E mi sembra la tua una replica più che ben riuscita!
    Adoro questi impasti ripieni di verdure, e questo in particolare racchiude tutti sapori che apprezzo molto!
    E poi sei bravissima, e non ho dubbi sulla sua bontà!
    Un abbraccio grande

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