Da piemontese un po’ ignorante, fino a pochi anni fa pensavo che la pastiera si facesse sono con il grano e la ricotta e, manco a dirlo, mi piaceva tantissimo, tanto da rientrare nell’elenco dei miei dolci preferiti, finché, un bel giorno, le sorelle del mio compagno, le “zie” di Siano, in provincia di Salerno, mi hanno parlato di quella di riso e, un giorno ancora più bello, me l’hanno fatta assaggiare, preparata con le loro mani. Indovina un po’? Mi è piaciuta tanto anche quella di riso, capace di creare dipendenza tanto quanto quella classica. Così, ho deciso che, per la prima volta, mi sarei cimentata con questa versione, un mostro un po’ meno sacro di quell’altra. Mi sono fatta dare la ricetta e l’ho seguita quasi religiosamente, ottenendo un risultato molto più che discreto, a detta non solo mia, ma anche del mio compagno, che di pastiera ne sa.
Ingredienti per una tortiera di 22 cm di diametro:
Per la frolla:
300 grammi di farina 00 (io La Casalinga)
un uovo intero e un tuorlo
60 grammi di zucchero
60 grammi di strutto
60 grammi di spremuta d’arancia
Per il ripieno:
200 grammi di riso (io Arborio Il Buon Riso)
400 + 250 ml di latte
due uova + un tuorlo
100 + 20 grammi di zucchero
25 grammi di farina
una fialetta di aroma naturale fiori d’arancio
70 grammi di canditi
un pizzico di cannella
un pizzico di chiodi di garofano in polvere
Preparazione:
- Per prima cosa ho cotto il riso con 400 ml di latte, a fuoco molto basso e mescolando spesso, poi ho messo da parte e lasciato raffreddare. Il riso deve essere al dente, ma comunque cotto, io l’ho fatto bollire piano piano per quindici minuti.
- Il secondo passo è stato preparare una specie di crema pasticcera, che andrà nel ripieno, mescolando un tuorlo d’uovo con 20 grammi di zucchero e 25 grammi di farina e poi cuocendo il tutto sul fuoco, con 250 ml di latte, finché non si addensa. Ho messo da parte anche questa crema per farla raffreddare.
- Di seguito, ho preparato la frolla, mescolando in una terrina lo strutto, il succo d’arancia e 60 grammi di zucchero con un uovo intero e un tuorlo. Poi ho versato anche la farina e impastato fino a ottenere un panetto liscio ed elastico, che ho fatto riposare in frigo per un’ora.
- Ho preparato il ripieno unendo il riso cotto nel latte, la crema pasticcera, due uova, 100 grammi di zucchero, la fialetta di acqua di fiori d’arancio, i canditi, un pizzico di cannella e uno di chiodi di garofano in polvere.
- Infine, ho steso la pasta frolla di uno spessore di circa due millimetri e vi ho foderato una tortiera che avevo precedentemente imburrato e infarinato. Ho versato il ripieno di riso nel guscio e ho decorato con delle strisce di frolla tagliate con la rotellina.
- Ho infornato a 180° per un’ora e un quarto, deve cuocere abbastanza perché il ripieno è piuttosto liquido, ma il tempo di cottura è solo indicativo perché ogni forno è un mondo a sé.
La pastiera va fatta raffreddare e asciugare molto bene, se riposa un po’ prima di essere consumata è meglio. Come vedete, in questa ricetta non è contemplata la ricotta e io mi ci sono attenuta rigorosamente, perché mi fido ciecamente delle zie, che, in fatto di pasticceria tradizionale campana, ne sanno sicuramente più di me. Leggendo su Internet, dopo, ho visto che in molti utilizzano la ricotta anche in questa versione, ottenendo verosimilmente un dolce dal ripieno più morbido. A quanto ho capito, questa torta con il riso e senza la ricotta, dovrebbe essere più antica, perché pare che, inizialmente, la pastiera fosse preparata soltanto con pasta (da qui il nome pastiera?), uova e zucchero, poi la pasta sia stata sostituita dal riso, poi dal grano e infine sia stata aggiunta anche la ricotta. Ho chiesto conferma al mio compagno, che mi ha ribadito che lui la pastiera di riso l’ha sempre solo mangiata senza ricotta.
Come spesso accade per i dolci tradizionali, ci sono una miriade di varianti, praticamente ogni casa ha la sua, ognuna è valida e a me sembra sciocco pretendere di individuare quella vera, autentica e originale, l’importante è che sia buona, e questa lo è, credetemi.
Auguro una Pasqua serena, piena d’amore e cose buone a tutti coloro che passano di qui.
Come sempre, sarei molto lieta di leggere i vostri commenti, le vostre opinioni, i dubbi, le domande, le critiche, i suggerimenti e tutto quello che vi va di condividere.
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Direi praticamente perfetta carissima!!!Buona Pasqua ^_^
Conoscevo questa versione perchè ho un amico ristoratore di quella zona ed è buonissima perchè anch’io adoro il riso. L’altra fatta due volte riuscita bene ma ai miei il grano cotto non piace quindi accantonata… Buona Pasqua cara prendo nota.
La pastiera non fa parte nemeno della mia tradizione ma ho avuto il piacere di assaggiarne una proprio da una napoletana DOC…però non ha incontrato molto i miei sapori. Sono certa che la tua potrebbe farmi cambiare idea 😛 L’aspetto è delizioso ed invitante, complimenti!
Ne approfitto x farti i miei più inceri auguri di felice Pasqua <3
Strepitosa, perfetta per festeggiare, complimenti! Auguri di buona Pasqua cara!
Quanto sono d’accordo! L importante è che sia buona. Anche perché l’ho potuta assaggiare per due volte da due napoletane e, mi spiace dirlo, ma una era stucchevole immangiabile, l’altra marrone tanta cannella c’era nel ripieno. La verità è che uno o sa fare da mangiare o non lo sa. Tu decisamente fai parte del primo gruppo 🥰, la copierò inserendo la ricotta, che adoro. Bacioni