INSALATA DI POLPO E FINOCCHI

La prima volta che assaggiai un’insalata di mare con i finocchi fu in una famosa pizzeria qui a Torino, affacciata proprio su una bella piazza del nostro splendido centro storico e in cui, negli ultimi anni, si affollano piacevolmente numerosi turisti. Dopo decenni in cui la mia signorile e austera città è stata dipinta come una semplice appendice della famosa fabbrica di automobili, che tanto ha dato e tanto ha preso in questo luogo, come fosse soltanto un grigio dormitorio per i suoi operai, finalmente, piano e non senza difficoltà, qualche piccola cosa è cambiata a Torino e, sempre più spesso, la sento, con orgoglio, nominare tra le mete che valgono una visita approfondita. Ma torniamo a noi: l’insalata di mare con i finocchi tagliati sottilissimi, servita appena tiepida, che rivelazione. Da allora, li utilizzo spesso, in questo caso con il polpo, per variare un po’ dal più consueto (e sempre buonissimo) polpo e patate, sempre con qualche olivetta taggiasca, che di certo non stona.

Ingredienti per 4 persone:

un polpo fresco o decongelato (circa 700 grammi)

mezzo finocchio

un cucchiaio di olive taggiasche denocciolate

un cucchiaino di prezzemolo tritato

un quarto di spicchio d’aglio (anche meno)

2 cucchiai di olio extravergine di oliva

un cucchiaio di succo di limone

un gambo di sedano

una carota

mezza cipolla

Preparazione:

• Ho messo sul fuoco una pentola con un po’ d’acqua con dentro il gambo di sedano, la carota e la cipolla e, una volta raggiunto il bollore, ci ho tuffato dentro il mio polpo pulito e privato degli occhi e del becco. L’ho fatto cuocere per mezz’ora, ho spento il fuoco e ho lasciato intiepidire il polpo nella sua acqua, non ci sono tappi di sughero e gesti scaramantici che tengano, secondo me questo è l’unico modo per ottenere un polpo tenero e saporito, fresco o decongelato che sia.

• Nel frattempo ho preparato il condimento per il polpo, un salmoriglio ottenuto mescolando due cucchiai di olio extravergine, uno di succo di limone e aglio e prezzemolo tritati.

• Una volta tiepido il polpo, l’ho tagliato a rondelle, dopo aver tolto una parte della pelle. C’è chi la leva tutta e chi la lascia tutta, a me piace una via di mezzo, lascio la parte con le ventosine e levo il resto.

• Ho affettato il finocchio con la mandolina direttamente nella terrina del polpo, ho aggiunto le olive e  ho condito con il salmoriglio. Fatto.

Per condire questa insalata, ho utilizzato un extravergine prezioso, regalatomi da una cara amica, che ha raccolto le olive di persona, nel terreno che circonda la casa del suo compagno, nel primo entroterra di Rapallo, per poi portarle al frantoio di zona e trasformarle in questa meraviglia dorata, quindi è un olio ultrabiologico e oltre, un olio speciale, un vero veicolo di affetti, che sto centellinando con religioso rispetto.

Come dicevo, trovo che questa leggera insalata dia il meglio se servita appena tiepida, ma anche fredda non è male. Qui a casa è uno dei pochi, ahimè, piatti che mettono d’accordo tutti, persino la mia piccola tiranna ne va ghiotta.

Come sempre, sarei molto lieta di leggere i vostri commenti, le vostre opinioni, le critiche, i dubbi, i suggerimenti e tutto quello che vi va di condividere.

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