Questi sono giorni un po’ difficili a casa mia, niente di grave, ma è proprio vero, “decidere di avere un figlio è una scelta radicale. E’ decidere di avere sempre il proprio cuore che cammina per il mondo, fuori dal proprio corpo” (E. Stone) o, come dice più semplicemente mia mamma, quando stanno male loro (i bambini), stanno male tutti. La mia piccola è molto disagio all’asilo in questi giorni, anzi, è letteralmente terrorizzata, non riesce nemmeno a fare colazione al mattino, è spenta e passa il tempo a piangere. Con molto sforzo, siamo riusciti a cavarle che il problema è un suo compagnetto, che pare meni le mani per abitudine. La maestra, messa a parte della situazione, mi ha fatto capire che il bambino in questione non è che abbia commesso chissà che crimine o almeno lei la vede così. Io, però, non riesco proprio a mandar giù che venga tollerato con sufficienza lui che aggredisce e venga colpevolizzata la mia piccola perché lo patisce. Ma l’asilo non dovrebbe insegnare le basi della società civile? E’ dunque ancora a questo punto che siamo? Devo veramente insegnare a una creatura intelligente e sensibile di cinque soli splendidi anni che la violenza è meglio della mitezza? Io davvero non ce la faccio e mi rattrista fino in fondo al cuore pensare che l’istituzione in cui la mando con fiducia, promuova simili valori. Perdonate lo sfogo, ma sono molto preoccupata e profondamente arrabbiata, anzi, da persona rispettosa e pacifica, sono offesa.
Ora, però, veniamo alla ricetta.
Questo risotto è stato uno dei primi piatti che ho cucinato tutto da sola quando ero ragazzina, quindi un paio di secoli fa, ahimè. Ricordo di averlo visto su una rivista che aveva comprato mia mamma (perché è sempre da lì che viene la passione per la cucina, è inutile girarci intorno) e di averlo preparato diverse volte. Mi piaceva tanto, ma, a un certo punto, chissà perché, ho smesso di farlo. Mi è tornato in mente qualche giorno fa e ho pensato: perché no? E allora eccolo qui.
Ingredienti per due persone:
100 grammi di riso Roma Il Buon Riso
150 grammi di pomodori pelati
una patata (200 grammi)
2 rametti di rosmarino
uno scalogno
15 grammi di burro
20 grammi di parmigiano grattugiato
700 ml di brodo vegetale
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
Preparazione:
- Ho fatto soffriggere brevemente lo scalogno in due cucchiai d’olio extravergine e poi ho aggiunto metà del rosmarino tritato e la patata, tagliata a dadini non troppo piccoli, circa un centimetro o poco più di lato, e ho fatto cuocere cinque minuti, aggiungendo un cucchiaio di brodo.
- Ho messo in pentola anche il riso e l’ho fatto tostare pochi minuti. Non ho sfumato con il vino, perché ho ritenuto che cozzasse con l’acido del pomodoro.
- Ho schiacciato i pelati con la forchetta, li ho versati in pentola e ho lasciato insaporire, mescolando bene.
- Ho aggiunto il brodo un po’ per volta, fino a che il riso non ha raggiunto la cottura.
- Ho mantecato con il burro e il parmigiano, ho fatto riposare coperto per due minuti e ho servito, completando con il resto del rosmarino tagliuzzato.
L’unica difficoltà, se vogliamo chiamarla così, è imbroccare la grandezza giusta dei dadini di patate, che devono riuscire a cuocersi bene, ma senza spappolarsi, per il resto non è altro che un buon modo per rendere un po’ più sfizioso il riso al pomodoro, ma senza complicarlo troppo. Il suo sapore semplice e deciso, a mio avviso, è molto adatto anche al palato dei bambini o degli adulti dai gusti difficili, quindi credo proprio che tornerà a far parte delle mie ricette preferite di cucina quotidiana, quella che deve mettere d’accordo tutti.
Come sempre, leggerei con molto piacere i vostri commenti, le vostre opinioni, le domande, le critiche, i dubbi e tutto quello che vi va di condividere.
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Risotto io sono una risottara per cui prendo nota subito. Buona fine settimana.
Grazie, Edvige, anche a me piace tanto il risotto! Buon fine settimana anche a te.
Ciao Zeudi, leggendo il tuo post sono tornata indietro di un paio di anni, la stessa cosa è successa a mio figlio, i compagnetti erano 4 e la cosa veniva tollerata, peccato che lui fosse in disperazione e veramente impaurito. Anche io mi sono posta le tue stesse domande, e le ho poste anche a scuola. Quello che più mi ha fatto arrabbiare è stato quando ho compreso l’omertà che c’è dietro queste ingiustizie. Così non si insegna il rispetto e io come mamma ti comprendo in pieno! Un abbraccio
Ciao, Anna, grazie per il sostegno, ne ho bisogno. Confrontandomi un po’ con gli altri, in questi giorni, mi sono resa conto che è un problema diffuso, molto più di quanto credessi, ma non per questo meno odioso, anzi! Certo che, però, se già da così piccoli insegnamo, anzi insegnano, che gli abusi è meglio perpetrarli che soffrirli, non andiamo proprio da nessuna parte. Io sono disgustata.
E il risotto fa mille voglie! 😉
Grazie 😊
MOlto invitante questo risotto, mi piace!!!
Grazie mille e benvenuta!
Mi dispiace tantissimo per la tua bimba 🙁 non sono sicuramente situazioni facilmente gestibili nè da parte di un genitore che da quello del bambino 🙁 ma possibile che l’asilo non prenda provvedimenti?? Mi sembra proprio assurdo! Hai tutta la mia comprensione.
Passiamo al risotto che è meglio…ha un aspetto golosissimo e mi hai fatto venir voglia di assaggiarlo, complimenti!
Grazie, Consuelo, la comprensione e il supporto mi sono indispensabili al momento!
Mi spiace per la situazione… spero si risolva tutto al più presto! sarei preoccupata anche io al posto tuo.. ti mando un abbraccio!
complimenti per il risotto davvero squisito mi fa venire l’acquolina in bocca!
Grazie, Paola, per tutto!
Anche Junio alle elementari ha vissuto un episodio analogo. Noi, tramite il nostro avvocato, abbiamo denunciato la cosa e la dirigente scolastica ci ha ringraziato perchè solo con una denuncia poteva intervenire nei confronti di un ragazzino (6 anni) violento e nel momento che è intervenuta si è capito che questo bimbo riproduceva (prima all’asilo, poi alle elementari) le scene che vedeva a casa dove il papà picchiava la mamma. Sono finiti tutti dal neuropsichiatra, bimbo, genitori e maestre che non avevano dato peso alla situazione. Pure il nostro era terrorizzato (all’asilo prima e alle elementari poi) dall’andare a scuola. Ma ci siamo intestarditi e siamo riusciti a risolvere il tutto per il suo bene. Continua la tua “battaglia” e minaccia denunce se non si fanno carico del problema, capendo che forse dietro un bimbo che mena le mani ci sono situazioni famigliari più complesse! Il bambino non fa che ripetere cose che vede magari proprio in casa. E passiamo al tuo risotto che guarda, mi sa che mi hai dato un’idea per pranzo! Un bacio
Grazie mille, Laura, per avermi raccontato la tua esperienza. In effetti, non avevo pensato che, anche un dirigente, se nessuno si lamenta apertamente e con forza, non può fare molto. È verissimo anche che questi comportamenti sono un riflesso di quello che i piccoli vedono e vivono a casa, infatti di certo non ce l’ho con il bimbo in questione, anzi, provo pena per lui, innocente tanto quanto la mia principessa. Grazie, davvero, mi serve tantissimo sentire come hanno agito altri in situazioni analoghe!
E’ molto gustoso questo risotto, mi segno la ricetta perchè mi ispira molto. Un bacione e spero che per la tua piccola tutto si risolva per il meglio.
Grazie mille, Fabiola, e buon fine settimana.
Come mamma e nonna ti capisco ma purtroppo oggi è cosi un lassivismo sempre peggio … cè il genitore che mena perchè il maestro ha fatto una ramanzina… cè il bullismo e gli insegnanti hanno paura e… insomma bisogna cominciare a riprendere in mano la situazione e solo stando tutti uniti sarà possibile. Un abbraccio a te ed alla piccola. Buona giornata
PS. Dimentica ottimo risotto mi piace come risottara.
Ma no! Figurati, nessun problema.
Grazie Edvige, io cerco di insegnare il rispetto a mia figlia, ma a volte mi domando se sia proprio giusto.
Cara Zeudi condivido il tuo pensiero e mi sento coinvolta nella situazione avendo anch’io un bimbo alla materna. Un momento sicuramente spiacevole, reso ancor più difficile dal le reazioni della tua bimba, e di certo l’atteggiamento della maestra non aiuta.
Io parlerei direttamente con i genitori del bambino. In ogni caso ti auguro di risolvere al più presto il problema per riportare serenità alla tua bimba e a tutti voi.
Buonissimo il risotto!!!
Baci
Grazie, Laura! Ogni forma di sostegno, seppur virtuale, in questo momento mi è utile e gradita!