Le frittelle dolci mi piacciono oggi tanto quanto mi piacevano quand’ero bambina e, almeno a Carnevale, non perdo occasione per rifarle. Adesso che ho anche la scusa di “farle per la bimba”, poi, figuriamoci se mi faccio impressionare dalle calorie, tsé. L’anno scorso le avevo fatte con il lievito di birra e già mi sembravano buonissime, ma queste, fatte con il mio fido Terzo, il lievito naturale creato e pasciuto da me, le staccano di un bel po’. Sono veramente ultrasoffici.
Ingredienti:
200 gr farina tipo 1 macinata a pietra
50 gr lievito in coltura liquida (rinfrescato due volte nelle 12 ore precedenti)
40 gr zucchero
un uovo
160 ml latte
scorza grattugiata di mezzo limone
20 ml olio di semi
50 gr uvetta
una tazzina di rum per mettere a mollo l’uvetta (facoltativo)
un pizzico di sale
olio per friggere
un cucchiaino di zucchero a velo
La sera prima di andare a dormire ho fatto il primo rinfresco del lievito: 10 gr di lievito + 10 gr farina manitoba + 10 gr acqua, ho mescolato dentro un barattolo di vetro e lasciato a temperatura ambiente tutta la notte. La sera stessa, ho messo a mollo l’uvetta nel rum.
La mattina dopo, secondo rinfresco del lievito: ho aggiunto altri 10 gr di farina manitoba + 10 gr di acqua nel barattolo, ho mescolato e lasciato a temperatura ambiente.
Dopo circa quattro ore, il lievito aveva triplicato il volume ed era bello spumeggiante, perciò ho proceduto a preparare la pastella per le frittelle.
Ho mescolato in una terrina capiente la farina, lo zucchero e la scorza di limone.
Ho sciolto il lievito nel latte.
Ho versato il latte con il lievito e un uovo leggermente sbattuto nella terrina e ho mescolato con la spatola.
In un secondo momento, ho aggiunto anche un pizzico di sale e 20 ml di olio di semi.
Ho asciugato per bene l’uvetta, l’ho infarinata leggermente e l’ho aggiunta alla pastella.
Ho mescolato con la spatola cercando di eliminare tutti i grumi. La pastella era molto morbida e appiccicosa, ma non proprio liquida. L’ho lasciata a lievitare coperta in forno spento per 5 ore.
Quando l’ho tirata fuori non mi sembrava molto lievitata, perché io sono un’inguaribile pessimista, e per un attimo ho temuto di dover buttare via tutto. Il mio Terzo, però, aveva lavorato bene e, friggendole, le frittelle si sono gonfiate come soffici nuvolette.
Ho fatto scaldare abbondante olio di semi in una pentola e ci ho tuffato dentro la pastella a cucchiaiate. Le ho fritte poche per volta per pochi minuti finché non hanno raggiunto un bel colore ambrato.
Le ho poggiate su carta assorbente perché si asciugassero un po’ dall’olio in eccesso, le ho messe nel vassoio e cosparse con un cucchiaino di zucchero a velo.
Erano talmente irresistibili che una smilza biricchina non voleva nemmeno lasciarmi finire di fare la foto.
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Ciao, scusa, ma sei partita dal lievito madre, dal lievito di birraievito di birra ciao, scusa, ma sei partita dal lievito madre, di birra o liofilizzato?
Ciao Luciana, io ho usato il lievito madre liquido, ma, se vuoi, puoi usare il lievito di birra, togliendo circa 30 g di latte. Per le quantità, ti puoi regolare secondo quanto c’è scritto sulle confezioni e dimezzare i tempi di lievitazione che ho indicato nel procedimento.