Quando il tuo stesso blog ti accoglie con il banner dell’informativa sulla privacy, significa che l’hai trascurato per troppo tempo, povero blogghino mio. E dire che gli voglio così bene. Avevo preparato questa ricetta un bel po’ di tempo fa, prima di partire per le vacanze, poi ieri, rovistando nel freezer, ho trovato uno di questi trancetti, ramingo, sopravvissuto all’attacco degli affamati a suo tempo, e me lo sono gustato per colazione, mentre gli altri dormivano, tié. Fresco e gradevole, mi ha ricordato che avevo anche delle foto a disposizione, cosa dovevo aspettare ancora a scrivere la ricetta? E, dunque, eccola qui.
Ingredienti per 8 piccoli trancetti:
Per la base:
2 uova
20 g di farina 00
20 g di fecola di patate
10 g di cacao amaro
40 g di zucchero
Per la farcitura:
200 g di yogurt greco (io 0% grassi)
un albume d’uovo
70 g di zucchero
20 g di acqua
2 cucchiai di gocce di cioccolato fondente
Preparazione:
- Per preparare la base di pasta biscotto, separate i tuorli dagli albumi, montate i primi con metà dello zucchero, fino a renderli chiari.
- Poi montate gli albumi con l’altra metà dello zucchero e unite i due composti, mescolando molto delicatamente dal basso verso l’altro, per non smontarli.
- Adesso aggiungete anche le polveri (farina, fecola e cacao) setacciate, in due o tre volte, continuando a mescolare delicatamente.
- Una volta ben amalgamato, stendete il composto su una teglia foderata di carta forno e stendetelo con la spatola, ad un’altezza di mezzo centimetro circa. Per facilitare l’operazione, fate aderire bene la carta forno per mezzo di qualche goccia d’acqua o d’olio, così non si muoverà.
- Infornate la pasta biscotto in forno già caldo a 180° per 10 minuti.
- Estraetela dal forno, poggiatela, a “faccia” in giù, su un canovaccio, staccate la carta forno e poi copritela completamente con pellicola alimentare, in modo che l’umidità non evapori e la pasta si mantenga elastica.
- Nel frattempo occupatevi della crema allo yogurt: preparate uno sciroppo, scaldando lo zucchero con l’acqua, e portatelo a 120 gradi.
- Iniziate a montare l’albume con la frusta elettrica e, quando lo sciroppo ha raggiunto la temperatura, versatelo a filo nell’albume, continuando a montare, finché non avrete ottenuto una massa soda e lucida.
- Versate ora lo yogurt greco amalgamandolo delicatamente, con l’ausilio di una spatola, sempre mescolando dal basso verso l’alto.
- Infine, se volete, aggiungete anche le gocce di cioccolato.
- Ora bisogna assemblare la torta: tagliate in due parti uguali o quasi la pasta biscotto, stendete quanto più uniformemente possibile il ripieno su una delle due, poi coprite con l’altra e premete un po’, in modo che la crema arrivi bene anche ai bordi.
- Fate riposare la fetta allo yogurt in congelatore per un paio d’ore in modo che si rassodi e sia poi più semplice tagliare i trancetti.
- Trascorso il tempo di riposo in freezer, munitevi di coltello affilato, con il quale andrete a rifinire i bordi (se volete, non è indispensabile) e a tagliare i trancetti di fetta allo yogurt della misura che desiderate. Io ne ho ottenuti otto piccolini, a misura di merendina per bambini.
- Ora potete decidere se consumare la vostra fetta allo yogurt quasi subito, lasciandola fuori dal freezer giusto dieci minuti, il tempo che si scongeli la pasta biscotto e l’interno risulti come un semifreddo, oppure darle il tempo di scongelarsi completamente, per avere un dessert più morbido e cremoso, ma un po’ meno fresco. Questo dipende dai vostri gusti, a noi è piaciuta in tutti e due i modi.
L’utilizzo della meringa italiana, cioè dell’albume montato con lo sciroppo caldo, e dello yogurt greco, che, di suo, è molto compatto, mi ha consentito di evitare sia la panna montata che il latte condensato, riducendo, così, un pochino i grassi, anche considerando che la pasta biscotto non contiene né burro né olio. Con questo non voglio affermare che si tratti del dolcetto più sano del mondo, per carità, dopo quasi sette anni di vita da mamma ho capito che con i bambini ci vogliono i compromessi, e tanti, ma, se non altro, ed è una cosa che, a mio modesto giudizio, ha una discreta rilevanza, sai cosa c’è dentro. Correggetemi se sbaglio, ma è difficile dire altrettanto della fetta al latte o della fetta allo yogurt che si trovano al banco frigo nei supermercati. Non vivo fuori dal mondo e confesso che mia figlia è sin troppo abituata ai dolci industriali, ma, secondo me, c’è qualcosa di malato in una società che propone certi prodotti come “giusti” per l’alimentazione dei bambini. Mamme atletiche e raggianti di fratellini magri e biondissimi che propinano merendine a colazione, pranzo, merenda e cena. Bah. Non saranno, non saremo, forse, mamme troppo impegnate e distratte, nostro malgrado, di fratellini viziati e sovrappeso? Chissà. Ai posteri l’ardua sentenza.
Come sempre, sarei lieta di leggere i vostri commenti, le vostre opinioni, i dubbi, le critiche, le domande, i suggerimenti e tutto quello che vi va di condividere.
