GNOCCHI DI RICOTTA

Con gli strascichi dell’influenza non si può uscire, ma non si sta più così male da voler dormire tutto il giorno. E allora che si fa, mamma? Vediamo, a fare finta di qualsiasi cosa abbiamo giocato due ore, con le costruzioni abbiamo fatto castello, aereo, macchinina e casetta, pennarelli e acquerelli li abbiamo usati, due libri li abbiamo letti e cartoni ne abbiamo guardati a camionate. Dai, pasticciamo un po’ insieme in cucina che ci divertiamo tutte e due. Ok, però ci vuole qualcosa di veloce che son già le sei e mezza. Trovato, facciamo gli gnocchi di ricotta, così poi abbiamo anche la cena pronta.

Ingredienti per due persone:

250 gr di ricotta

80 gr farina

25 gr grana grattugiato

Un pizzico di sale

Abbiamo mescolato, in una terrina, la ricotta, il grana grattugiato, il sale e qualche cucchiaio di farina. Abbiamo ribaltato tutto sul tavolo e abbiamo impastato con le mani, aggiungendo un po’ di farina alla volta, finché l’impasto non è risultato ben lavorabile, pur restando morbido.

Noi abbiamo usato la farina intera, che avevo acquistato al Salone del Gusto, una farina che, pur essendo bianca, mantiene al suo interno tutte le parti nobili del chicco.

Cambiando il tipo di farina e il tipo di ricotta, è facile che sia necessario aggiustare la quantità di farina. Avevo letto da qualche parte, ma mannaggia a me non ricordo più dove, che non si dovrebbe aggiungere farina per più della metà del peso della ricotta. Per 250 grammi di ricotta, quindi, non si dovrebbero aggiungere più di 125 grammi di farina. A me ne è sempre bastata meno.

Dopo aver formato il panetto, lo abbiamo diviso in quattro parti e abbiamo fatto i classici salamini.

Li abbiamo tagliati a tocchetti e rigati per formare gli gnocchi. La pupa, che è molto più professionale, ha voluto il rigagnocchi e io mi sono accontentata della forchetta.

Ecco la sua eccellente produzione, per una bimba di quattro anni non ci si può proprio lamentare:

Ho, poi, cotto gli gnocchi in acqua bollente salata finché non sono venuti a galla, li ho scolati e conditi con un semplice, e abbondante, sugo di pomodoro e una spolverata di pecorino.

Sono candidi, delicatissimi e scioglievoli, perfetti per bambini anche un po’ più piccini della mia, oltre che per gli adulti buongustai, beninteso. Del resto, se ne ha mangiato un discreto piattino perfino la mia magrissima Vale, con addosso pure l’inappetenza tipica dei malanni di stagione, vuol dire che sono praticamente irresistibili.

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