i bagel

Bagel

Non sono mai stata a New York né negli Stati Uniti in generale, perciò non ho mai potuto assaggiare i bagel in loco, ahimè, almeno per ora. Mai dire mai, però. A dirla proprio tutta, li ho mangiati una volta soltanto molto tempo fa in un negozio del centro di Torino che vende solo bagel, appunto, farciti in mille e una maniera. Li vendeva cari come l’oro. Chissà se, con tutto quel che è successo nel frattempo, quel localino c’è ancora. E’ parecchio che non passo di lì, una volta ci passavo spesso, perché era davanti al cinema. Chissà, chissà, chissà. Speriamo. 

Bando alle ciance e alle nostalgie, torniamo a noi. Se ho deciso di fare i bagel è di nuovo colpa di Pinterest, perché fra una ciambella e un bagel il passo è breve. E, quando mi si sono presentati davanti, nel feed, mischiati alle più nostrane ciambelle, non ho potuto fare a meno di trovarli tanto tanto carini.

Ho appreso ben presto, poi, che sono anche molto facili da fare e ho deciso di mettermi all’opera. Seguendo le indicazioni sul procedimento che ho trovato in questo sito  americano, qualche altro consiglio di quest’altro sito inglese e mettendoci un po’ del mio, devo dire che è andata molto bene. Buona la prima. Bagel bellini da vedere, con una sottile crosticina croccante e un interno morbido e spugnosetto, proprio come pare debba essere.

primo piano di un bagel con i semi di papavero

RIcetta

Per

6 pezzi

Preparazione

40 minuti + lievitazione

Cottura

25 minuti

Ingredienti

  • Per l’impasto:

  • 400 g di farina 0

  • 100 g di li.co.li. (lievito madre in coltura liquida) attivo

  • 200 g di acqua

  • un cucchiaino di malto

  • 8 g di sale

  • Per la bollitura:

  • un cucchiaio di malto d’orzo (o zucchero di canna scuro)

  • un cucchiaio di bicarbonato

  • Per la superficie:

  • semi di papavero

  • semi di sesamo

  • semi di zucca

Preparazione

  • Versa in una ciotola 200 g di acqua e scioglici dentro prima un cucchiaino di malto e poi il li.co.li., aiutandoti con una frusta a mano.
  • Unisci la farina e inizia a impastare.
  • Per ultimo aggiungi anche il sale e impasta ancora, fino a ottenere un impasto sodo, elastico ed omogeneo. Ci vorranno circa 10 minuti.
  • Dai forma tonda al tuo impasto e fallo riposare una ventina di minuti coperto con un tovagliolo pulito.
  • Poi dividilo il sei pezzi e, con ognuno, forma una pallina, piegando gli angoli al centro e pirlandola con la mano sul piano di lavoro.
  • Fai riposare un altro quarto d’ora, sempre coperto col canovaccio.
  • Ora forma le tue ciambelle: infila i due indici al centro della pallina fino a bucarla, poi allarga il buco facendo girare le due dita e tirando leggermente verso l’esterno. Tieni presente che il buco diminuirà dopo la lievitazione e la cottura.
  • Adagia ogni ciambella su un pezzetto di carta forno tagliato a misura o quasi, poi mettile su una placca, coprile con pellicola alimentare e lasciale lievitare fino al raddoppio a temperatura ambiente. Nel mio caso, sono state necessarie circa 6 ore.
  • Ora metti i tuoi bagel in frigorifero per 12 – 16 ore.
  • Il giorno successivo, mentre scaldi bene il forno a 200° con dentro un pentolino d’acqu, procedi alla bollitura dei bagel.
  • Sciogli un cucchiaio colmo di malto d’orzo in una pentola riempita con abbondante acqua.
  • Porta a bollore e aggiungi un cucchiaio di bicarbonato, togliendo un attimo dal fuoco, altrimenti l’acqua sale ed esce dalla pentola.
  • Tuffa uno o due bagel per volta nell’acqua bollente (con tutta la carta forno, che verrà via facilmente dopo pochi istanti) e cuocili per un minuto circa, girandoli a metà del tempo.
  • Solleva i bagel con una schiumarola e scolali bene.
  • Appoggia ogni bagel ancora umido a “testa” in giù, in un piattino dove avrai sistemato i semini che vuoi mettere in superficie, così si attaccheranno bene.
  • Ora metti i bagel su una leccarda foderata di carta forno e infornali in forno già caldo a 200° per 20 – 25 minuti finché la loro superficie assumerà un bel colorito ambrato.
  • Sforna i bagel e falli raffreddare completamente prima di consumarli.

La consistenza dei bagel

Come dicevo, l’interno dei bagel è tipicamente costituito da una mollica con alveolatura fitta e regolare, morbida e spugnosa. L’idratazione dell’impasto, infatti, è molto bassa, si aggira intorno al 50%. Per questa ragione, il mio consiglio è di impastare a mano, è facile, veloce e gradevole. E, soprattutto, la planetaria rischia di patire un po’ a dover lavorare un impasto così sodo.

La morbidezza di queste ciambelline di pane viene comunque garantita, da una parte, dalla lunga maturazione in frigorifero e, dall’altra, dalla doppia cottura. Un po’ come capita per i pretzel tedeschi, infatti, i bagel subiscono prima una breve bollitura e poi la cottura finale in forno. E’ così che si forma la sottile crosticina ambrata all’esterno e si mantiene soffice l’interno. Purtroppo, per ragioni di tempo, ho dovuto tagliare i bagel quando erano ancora tiepidi. La foto del taglio, perciò, non rende giustizia alla loro consistenza. Dovrete fidarvi sulla parola.

i bagel che si raffreddano sulla griglia

Queste simpatiche ciambelline americane sono la mia proposta per il primo appuntamento di marzo con la rubrica Il Granaio – Baking Time, che, ogni primo e terzo giovedì del mese, mette in vetrina deliziosi lievitati, dolci e salati, torte salate e torte da credenza. Cliccando sul logo qui sotto, potete seguirci su Facebook, per non perdere nessuna ricetta, oppure, se preferite, potete seguirci anche su Instagram (qui: @ilgranaioteam). A seguire, trovate tutte le bontà che abbiamo preparato oggi.

da Carla: plumcake di pollo con porcini e spinaci 

da Monica: Biscotti di Taggia

da Natalia: Focaccia con porri e tonno

da Sabrina: Panbauletto variegato allo zafferano

da Simona: Pane con poolish a lievitazione mista

12 commenti

  1. Qui è tutto uno sperare, purtroppo. Però i tuoi bagel non hanno niente da invidiare a qquelli americani, ti assicuro! Un abbraccio a presto 🙂

  2. Sono bellissimi mica bellini! Io li ho solo visti e mai assaggiati. I tuoi sono proprio uguali a quelli che vedo in tanti libri. Ovvio che sono tra le tante cose che prima o poi dovrò provare a fare ma mi toccherà aspettare un momento di maggiore calma.

  3. Sono d’accordo con Nat, stavo scrivendo la stessa cosa… Bellini? Sono stupendi altroché! Io li avevo fatti taaaanti anni fa non avevo nemmeno il blog, figurati (e sono on line da 10 anni) ma non ricordo minimamente la ricetta, la tua a me sembra davvero perfetta!!! Ne vorrei uno col classico salmone 😋😋😋

  4. Non sono mai stata (ancora) a NY neanche io e, come te, non ho provato un bagel originale… Ma i tuoi mi sembrano perfetti!
    Nell’attesa di poterne gustare di newyorkesi, inizierei a gustarmi i tuoi più che volentieri!

  5. Veramente che momenti che stiamo vivendo…purtroppo la prima cosa che ci viene da pensare ricordando le piccole realtà delle nostre città è “sarà ancora aperto?” ….non riesco neppure a pensare quante siano le persone in seria difficoltà, che situazione… ma lasciamo stare i discorsi tristi.. I tuoi bagel come ti hanno già detto non sono per nulla Bellini sono proprio bellissimi!! Tu ti sottovaluti sempre!!!

    Ti abbraccio forte Zeudi!!
    Moni

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