il panbauletto di grano duro fatto in casa

Panbauletto di grano duro

Oggi vorrei condividere una ricetta semplice che io credo possa essere utile anche per le prossime festività, che saranno, purtroppo, ridimensionate rispetto alle nostre abitudini, ma se, comunque, per i pochi (ma buoni) che siederanno alla vostra tavola, vorrete preparare delle golose tartine o degli sfiziosi tramezzini, pensate che bella soddisfazione poter dire che avete preparato il pane per farli con le vostre stesse mani. Non c’è bisogno di precisare, credo, che il panbauletto di semola di grano duro fatto in casa è anche infinitamente più buono e più genuino di quello che si acquista chiuso in quei tristissimi sacchetti di plastica tutti uguali e tutti ugualmente “profumati” di alcool, ci avete fatto caso? Ma non sono certo qui per polemizzare con l’industria alimentare, ci mancherebbe, veniamo alla ricettina.

qualche fetta di panbauletto di grano duro fatto in casa

RIcetta

Per

un panbauletto

Preparazione

30 minuti + lievitazione

Cottura

45 minuti

Ingredienti

  • 500 g di semola rimacinata di grano duro

  • 100 g di li.co.li. attivo

  • 40 g di olio extravergine di oliva

  • un uovo

  • 290 g di latte intero

  • 20 g di zucchero

  • 10 g di sale

  • 3 cucchiai di semi di lino (facoltativo)

Preparazione

  • Sciogli lo zucchero e poi il lievito nei tre quarti del latte.
  • Aggiungi la farina e inizia a impastare, poi inserisci anche l’uovo leggermente sbattuto.
  • Ora impasta bene e, quando inizia a essere omogeneo, incorpora anche il sale e, per ultimo, l’olio.
  • Fai lavorare la planetaria prima a velocità bassa e, man mano, più alta fino a che l’impasto non si stacca dai bordi della ciotola e si “arrampica” al gancio. (Se lavori a mano, quando, tirando un lembo, si porta dietro anche il resto. E’ possibile che tu abbia bisogno di qualche giro di pieghe in ciotola per ottenere un risultato elastico al punto giusto).
  • Ora ribalta tutto sul piano di lavoro e fai tre giri di pieghe a tre a distanza di mezz’ora l’una dall’altra.
  • Dopo l’ultima piega, dai forma tonda al tuo impasto e mettilo a lievitare fino al raddoppio in una ciotola leggermente unta. (Io l’ho lasciato a temperatura ambiente per circa tre ore e poi l’ho messo nella parte bassa del frigo fino al giorno successivo).
  • Quando è raddoppiato, sgonfia leggermente l’impasto, stendendolo con i polpastrelli in un rettangolo approssimativo, che poi arrotolerai per formare il filoncino. Se vuoi ottenere l’effetto a spirale all’interno, distribuisci i semini di lino su tutto il rettangolo prima di arrotolarlo.
  • Adagia il tuo rotolino dentro uno stampo da plumcake foderato di carta forno, copri con pellicola alimentare e attendi che raggiunga il bordo dello stampo.
  • Scalda molto bene il forno a 200° con dentro un pentolino con dell’acqua per formare il vapore.
  • Spennella la superficie del panbauletto con un po’ di latte e infornalo.
  • Cuocilo a 200° per 40 – 45 minuti, finché apparirà ben dorato, gli ultimi dieci minuti con lo sportello del forno aperto a spiffero e senza il pentolino dell’acqua.
  • Sforna il tuo pane e fallo raffreddare completamente su una griglia prima di tagliarlo.
il panbauletto di semola di grano duro fatto in casa prima del taglio

Ovviamente, se non avete alcuna intenzione di preparare tartine e tramezzini, sappiate che questo panbauletto fatto in casa, bello morbido e fragrante, è ottimo anche al mattino con una bella spalmata di marmellata o crema al cioccolato oppure per preparare dei buoni panini per la merenda dei bimbi oppure ancora per accompagnare qualsiasi buon companatico decidiate di servire a tavola. Noi mangioni, qui a casa, l’abbiamo fatto fuori in meno di due giorni e perfino la Piccola Tiranna l’ha divorato a quattro palmenti, preferendolo addirittura a quello industriale. Un bel risultato, no?

 

un primo piano dell'interno soffice del panbauletto di grano duro fatto in casa

Il panbauletto di grano duro è anche la mia proposta per il primo appuntamento con la rubrica Il Granaio – Baking Time di questo strano dicembre, che ci avvia verso festività anomale e ancora piene di incertezza, che mi auguro, però, preludano a un nuovo anno migliore di quello che sta per finire. Ovvie considerazioni a parte, vi invito a cliccare sull’immagine qui sotto, per approdare direttamente alla pagina Facebook di questa bella iniziativa, e a rifarvi gli occhi e le papille visitando i link delle blogger che vi partecipano subito di seguito.

 

da Carla: ghirlanda di pane 

da Monica: Pandolce basso genovese all’olio

da Natalia: Pandoro al cioccolato con lievito madre

da Sabrina: Savarin (dairy free) 

da Simona: Cantucci salati 

16 commenti

  1. Hai ragione Zeudi sul pane comprato, devo provare a prepararmelo però userò il lievito di birra fresco. Vedremo cosa uscirà fuori… Bacioni

    • Io uso il li.co.li., perché ho quello e ormai mi ci sono affezionata, ma vedo, da te per esempio, che si ottengono ottimi risultati con il lievito di birra, anche migliori che col lievito madre, a volte. Ciao 😊

  2. Hai detto bene, io stessa non compro il pane nei sacchetti.
    Invece questo è invitante e meraviglioso. Poi apprezzo molto i semi di lino all’interno!
    Un abbraccio

  3. Ma sai che io non riesco proprio a mangiarlo quello acquistato proprio per l’odore di alcol che sento forte!!
    E poi farlo in casa da così soddisfazioni!
    Ed il tuo è davvero bello, si lascia gustare con gli occhi!!

  4. Che conquista se riuscissi anche con la mia grande a farle scegliere il mio panbauletto a quello industriale…mi sentiresti esultare fin a casa tua!!!! Spettacolare Zeudi…ha un aspetto davvero spettacolare!!!

    Un abbraccio grande
    Moni

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