le pizzette fritte o montanare

PIZZETTE FRITTE O MONTANARE

Le pizzette fritte sono una delle cose che mi piace preparare quando mi capita di avere dell’esubero di lievito madre, non molto spesso in realtà, perché il mio è in coltura liquida e, utilizzando il metodo degli pseudorinfreschi (che ho appreso qui), difficilmente mi ritrovo con del lievito in più. D’estate, però, viste le temperature alte che mi tolgono un po’ la voglia di panificare, qualche volta succede e, allora, ecco l’occasione per cucinare le golosissime pizzette fritte, che, se condite con sugo di pomodoro, formaggio grattugiato e una fogliolina di basilico, si possono anche chiamare montanare. Sono talmente buone, però, che vale certamente la pena di rinfrescare il lievito apposta.

 

le pizzette fritte o montanareIngredienti per 8 pizzette:

300 g di farina tipo 0

70 g di semola rimacinata di grano duro

70 g di li.co.li. in esubero

200 g di acqua

un cucchiaio di olio extravergine di oliva

un cucchiaino raso di sale

un pizzico di zucchero

sugo di pomodoro

formaggio grattugiato

basilico

olio per friggere

 

Preparazione:

  • Io ho usato l’esubero di lievito madre di due settimane direttamente dal frigo, l’ho sciolto con tutta l’acqua e un pizzico di zucchero.
  • Ho aggiunto la farina e la semola e ho impastato con le mani fino a rendere il tutto omogeneo.
  • A questo punto ho aggiunto il sale e impastato ancora per incorporarlo e, alla fine, il cucchiaio d’olio.
  • Una volta ottenuto un bel panetto sodo ed elastico, l’ho messo in una terrina leggermente unta a lievitare fino al raddoppio, coperto con pellicola.*
  • Una volta lievitato, l’ho ribaltato sulla spianatoia e tagliato in otto pezzi.

i panetti per le pizzette lievitati

  • Ho dato forma tondeggiante a ogni pezzo, pirlandolo con le mani, e ho lasciato i miei panetti a lievitare di nuovo fino al raddoppio, indicativamente per due ore.
  • A questo punto, ho scaldato abbondante olio per friggere (io ho usato quello di arachidi) in una padella e ho steso le pizzette con le dita, cercando di tenere il bordo un pochino più spesso del centro.
  • Ho fritto un paio di pizzette per volta, pochi minuti per lato, finché hanno assunto un bel colore dorato.

la stesura delle pizzette sulla spianatoia

  • Man mano che le friggevo, le poggiavo su carta assorbente e le tenevo  nel forno acceso a 130°, per tenerle in caldo e farle asciugare.
  • Al momento di servirle, le ho condite con un cucchiaio abbondante di sugo di pomodoro fresco**, una spolverata di formaggio grattugiato e una fogliolina di basilico.

un primo piano delle montanare o pizzelle fritte

 

* Per quanto concerne i tempi di lievitazione, devo precisare che d’estate, con il caldo, a temperatura ambiente mi ci sono volute due ore per raggiungere il raddoppio, mentre altre volte, più per questioni organizzative che altro, ho preferito farle lievitare il frigo per tutta la notte, dopo averle tenute fuori per poco meno di un’ora. In ogni caso, è sempre difficile indicare tempi precisi, perché la lievitazione è influenzata da moltissimi fattori, tra cui, per citarne solo alcuni, certamente la temperatura, ma anche il tipo di farina utilizzata e le condizioni del lievito che si sceglie di utilizzare. L’unico metro che funziona è l’osservazione dell’impasto: se è vicino al raddoppio, allora va bene.

** Ogni casa ha la sua ricetta del sugo di pomodoro, ma, se dovesse interessarvi, per qualche oscura ragione, la mia, vi dirò che io lo faccio così: tuffo i pomodori maturi un paio di minuti nell’acqua bollente, li scolo, li passo nel buon vecchio passaverdure a manovella, poi, alla salsa così ottenuta, aggiungo un filo d’olio, uno spicchio d’aglio, qualche foglia di basilico e la cuocio per una mezz’ora a fuoco basso.

 

le montanare nel piatto

Queste col pomodoro e il formaggio grattugiato sono la versione classica delle montanare, quella che personalmente preferisco, ma a casa mia sono apprezzatissime anche le pizze fritte lasciate bianche e accompagnate con affettati vari, tra i quali, il più gettonato è senz’altro il prosciutto crudo, soprattutto se morbido e non proprio magrissimo… E va bé, alla dieta pensiamo poi.

 

le pizzette fritte bianche, non ancora condite

Sono lietissima di annunciarvi che con questa e le altre golose ricette che trovate qui sotto, riprende ufficialmente Il Granaio, la rubrica alla quale ho il piacere e l’onore di partecipare, che suggerisce, ogni primo e terzo giovedì del mese, sei ricette di lievitati dolci e salati, torte da credenza e torte salate, tutte da leccarsi i baffi.

da Carla: ciaccia con l’uva

da Monica: Sbriciolata amaretti e mele

da Natalia: Torta rustica con melanzane, pomodori e basilico

da Sabrina: Focaccia con farina semintegrale bio

da Simona: Pane tartaruga (con lievito madre)

 

 

20 commenti

  1. Io penso davvero che siano di una squisitezza e bontà uniche! Per l’impasto, la lievitazione, il
    Sugo ben fatto (non frullato e non da bottiglia di pomodoro straniero acido e zeppo di schifezze), e la perfetta frittura. Che dire… chapeau! 👏👏👏

    • Grazie mille, Simona, il tuo giudizio lo temo sempre un po’, perché sai che ti considero una maestra, sono molto contenta della tua approvazione 🙂

  2. Le pizzette fritte sono un’altra cosa che in casa mia va alla grande. A dire il vero io le preparo e la suocera le frigge 🙂 perché lei ha una doppia cucina.
    Le tue invitano proprio all’assaggio!
    Ps. Io invece ho il lievito madre solido e di esuberi ne ho fin troppi! 🙂

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