L'insalata di seppie e patate

INSALATA DI SEPPIE E PATATE

L’altro giorno al supermercato c’erano delle belle seppione fresche già pulite che mi chiamavano e mi dicevano “compraci” e io ho obbedito, le ho comprate e, baldanzosa, mi sono diretta al banco dei surgelati per prendere anche i piselli, quasi automaticamente. Tornando a casa, però, mi è venuto in mente che mia figlia non mangia i piselli (no, neanche quelli, in fondo non sono forse anche loro imperdonabilmente verdi??), quindi cambio obbligato di programma, perché di preparare un menù differenziato non avevo la minima intenzione. Mi è venuto, allora, in mente che la piccola tiranna mangia invece sempre molto volentieri l’insalata di polpo e patate, perciò, mutatis mutandis, a cena ci delizierà una fresca e leggera insalata di seppie con le patate. Poco male, perché qui a Torino le temperature sono tornate a salire e forse il piatto fumante di seppie con i piselli in umido sarebbe stato fuori luogo.

Seppie e patate in insalataIngredienti:

500 g di seppie già pulite

300 g di patate

un gambo di sedano

25 g di olive taggiasche denocciolate

2 cucchiai di olio extravergine di oliva

1 cucchiaio di succo di limone

un piccolo pezzetto di aglio (facoltativo)

8 rametti di prezzemolo

una carota

mezza cipolla

una fettina di limone

un pizzico di sale

Preparazione:

  • Per prima cosa, sciacquate e mettete a lessare le patate in acqua leggermente salata. Se siete di fretta, come me, potete tagliarle prima a tocchetti, così cuoceranno in poco più di dieci minuti.
  • Nel frattempo, mettete sul fuoco una pentola d’acqua con dentro la carota, mezza cipolla, metà del prezzemolo e una fettina di limone e portatela a bollore. Se potete, lasciatela bollire per cinque o dieci minuti, così sarà più profumata.  

L'acqua per lessare le seppie con dentro gli aromi  La seppia tagliata a striscioline

  • Immergetevi le seppie, che avrete precedentemente privato degli occhi e del becco, e lessatele per due minuti dalla ripresa del bollore, poi scolatele e lasciatele intiepidire appena il necessario per non scottarvi le mani tagliandole.
  • Preparate il condimento per l’insalata mescolando, in una ciotola, due cucchiai di olio extravergine, uno di limone, il resto del prezzemolo tritato con l’aglio, se vi piace.

Il prezzemolo e l'aglio sul tagliere  Il condimento per l'insalata di seppie

  • Tagliate le seppie a striscioline abbastanza sottili, diciamo indicativamente due millimetri, cosa più, cosa meno.
  • Mettete le seppie e le patate in una terrina, insieme al gambo di sedano tagliato a pezzetti e le olive taggiasche, poi irrorate il tutto con il condimento precedentemente preparato, mescolate bene e regolate di sale, se necessario.

L'insalata di seppie e patate

L’insalata di seppie e patate è buona sia tiepida che fredda e, secondo me, se avete il tempo di farla riposare un po’ prima di servirla, il sapore ne guadagnerà. Con le quantità che ho indicato, si possono preparare fino a sei porzioni, se si tratta di un antipasto, oppure un secondo piatto leggero per tre o quattro persone.

Per amor di cronaca, dirò che la piccola tiranna ha mangiato sì le seppie, ma scartando con precisione irritante ogni singolo minuscolo pezzetto di patata capitato nel suo piatto, perciò, le avessi fatte coi piselli, per lei era uguale. Santa pazienza. Comunque l’insalata di seppie e patate ci è piaciuta molto, promossa a pieni voti anche dal papi, che non ha gusti poi tanto più facili di quelli della sua progenie.

Primo piano dell'insalata di seppie e patate

Come sempre, sarei lieta di leggere i vostri commenti, le vostre opinioni, i dubbi, le critiche, le domande, i suggerimenti e tutto quello che vi va di condividere.

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12 commenti

  1. Mi sono ritrovata nel tuo post, anch’io quante modifiche per cercare di soddisfare i gusti del mio piccolo….sempre con pochissima soddisfazione ma per fortuna c’è sempre chi apprezza, terro presente la proposta!!!
    Baci

  2. Un abbinamento davvero delizioso e ancor più goloso di quello con i piselli! Anch’io odio differenziare i piatti ma spesso mi tocca 🙁 ti capisco..

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