ZENZERO CANDITO

Mia madre mi ha intimato di non regalarle “oggetti” per Natale. Sa essere molto convincente, quindi non oso disobbedire (la mamma è sempre la mamma, anche a ######nt’anni passati). Nello stesso tempo, però, non mi piace far passare il Natale a mani vuote, forse tutta la faccenda dei regali è solo un’abitudine imposta dal mercato e dal consumismo esagerato in cui la nostra società sguazza, ma è talmente radicata, almeno in me, che non riesco a far senza. Ho deciso, quindi, che avrei preparato personalmente qualcosa da mangiare da poterle regalare. Ma il cibo va considerato un “oggetto” oppure no? Io propendo per il no, ma mi resta qualche dubbio. Voi cosa dite?

Lascio aperta questa spinosa questione e procedo con la ricetta della prima leccornia che ho deciso di preparare per l’occasione.

Ingredienti:

250 gr di zenzero fresco

180 gr di zucchero

acqua

Preparazione:

• Ho pelato lo zenzero con il pelapatate e poi l’ho tagliato a fettine sottili, un millimetro o due.
• L’ho bollito per circa un’ora e poi l’ho pesato. Le dosi indicate negli ingredienti, quindi, sono da considerarsi indicative, bisognerà pesare lo zenzero una volta cotto per conoscere la quantità esatta di zucchero da aggiungere.

• L’ho rimesso nella pentola con pari peso di zucchero e ho aggiunto acqua sufficiente per coprirlo appena.
• L’ho fatto cuocere a fuoco basso finché lo sciroppo non è stato quasi completamente assorbito.
• A questo punto, lo zenzero candito può già considerarsi pronto, ma io ho ancora passato le fettine una ad una nello zucchero semolato, aiutandomi con una pinza.
• Ho fatto asciugare le fettine per tutta la notte su una teglia rivestita di carta forno.

Naturalmente non l’ho ancora regalato, ma l’ho assaggiato e l’ho trovato strepitosamente buono, morbido e piccante il giusto. Lo zenzero candito mi è sempre piaciuto e in casa mia è sempre stato abbastanza presente, come piacevole digestivo o per alleviare mal di gola e naso chiuso, ma non pensavo fosse così semplice da preparare. In poco più di un paio d’ore e senza lavorare troppo è bell’e pronto. Ora non mi resta che sperare che mia mamma non legga il blog prima di Natale, altrimenti addio sorpresa!

Come sempre, leggerei con molto piacere i vostri commenti, le vostre opinioni, le critiche, i suggerimenti, i dubbi, le domande e tutto quello che vi va di condividere.

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