Le vacanze prima o poi finiscono, è una triste realtà, anzi, finiscono sempre troppo in fretta e io, al ritorno, mi ritrovo, puntuale come un orologio svizzero, con qualche chilo in più. Quest’anno, poi, siamo andati in Liguria, la patria della focaccia e del pesto, che sono due delle cose più buone del mondo, e mi vedo quindi costretta a rivedere al ribasso il mio introito di calorie. O quantomeno a provarci, ecco. Così, ho abbandonato la molle abitudine di consumare colazioni al bar, seconde colazioni in panetteria con deliziose focacce bisunte, enormi coni gelato sul lungomare a merenda e succulenti fritti di pesce per cena. Ma, c’è sempre un ma, come si dice, “il corpo non deve soffrire” e, quindi, qualche vizio un po’ più morigerato e salutare continuo a concedermelo, come questo dessert, delizioso e non troppo peccaminoso.
Ingredienti per tre persone:
5 albicocche
200 grammi di ricotta fresca
due cucchiai di miele di acacia
un cucchiaino di zucchero a velo
qualche goccia di succo di limone
due cucchiai di acqua
un cucchiaio di mandorle a lamelle
Preparazione:
Ho preparato la crema di ricotta facendola prima scaldare in un pentolino con tutto il suo siero, poi frullandola, da calda, insieme a un cucchiaino di zucchero a velo, con il frullatore a immersione per qualche minuto. Alla fine, l’ho messa in frigo per qualche ora. Ho visto il procedimento per preparare questa crema di ricotta, o ricotta montata, qui e direi proprio che funziona. La ricotta, una volta fredda, infatti, è risultata liscia e ben compatta, anche più della panna.
Ho, poi, preparato la composta di albicocche, le ho lavate, tagliate in due e denocciolate e le ho messe in un pentolino con due cucchiai di miele, due d’acqua e qualche goccia di succo di limone. Le ho fatte cuocere a fuoco medio per alcuni minuti, meno di dieci, finché non sono diventate grinzose e morbide.
Ho, poi, composto il dessert, inserendo in ogni bicchierino tre pezzi albicocca con un po’ di “sughetto”, un cucchiaio abbondante di crema di ricotta e qualche lamella di mandorla.
Ed ecco pronto un dolcetto piuttosto sano, non troppo zuccheroso e delicatissimo.
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