Pur non essendo, purtroppo, vegana, sono molto attratta da questo tipo di cucina, non solo perché spesso regala saporiti spunti per mangiare almeno un po’ più sano, ma anche perché certe cose che i vegani si sono inventati per sostituire i prodotti animali, alla fine sono davvero altrettanto buone, se non, a volte, addirittura di più. Infatti io non so dire se mi piace di più la frittata di uova o la “farifrittata” vegana, solitamente a base di farina di ceci, le mangio entrambe con piacere. L’unica pecca, se proprio se ne vuole trovare una, della farifrittata è che va pianificata con un minimo di anticipo, perché la pastella di farina di ceci deve riposare un po’, per dare risultati migliori. Con questo escamotage, però, che ho scovato qui, sul sito mammarum.com, che io trovo, per certi versi, geniale, il problema non si pone più. Mescolando, infatti, metà farina di ceci e metà farina di mais, la frittata diventa istantanea, né più né meno di quella con le uova. Inoltre, in questo modo, la farifrittata diventa più appetibile anche per chi non gradisce il gusto della farina di ceci, come il mio compagno che, senza mais, non la assaggia nemmeno, col mais almeno la tollera, ecco. A me piace in tutti i modi e con tutti i gusti, manco a dirlo. Questa volta avevo a disposizione degli ottimi bruscandoli raccolti in campagna e li ho usati.
Ingredienti:
75 gr di farina di ceci
75 gr di farina di mais fioretto
300 ml di acqua
150 gr di bruscandoli (o luvertin, come si chiamano qui in Piemonte)
un cipollotto
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
un pizzico di sale
Preparazione:
Ho fatto soffriggere il cipollotto tagliato a rondelle nell’olio e poi ho aggiunto i bruscandoli, che avevo lavato molto bene prima. Li ho fatti cuocere per circa un quarto d’ora, aggiungendo una tazzina d’acqua dopo qualche minuto.
Nel frattempo, ho preparato la pastella, mescolando le due farine con l’acqua e il sale, con la frusta a mano, in modo da sciogliere tutti i grumi.
Una volta teneri i bruscandoli, ho versato la pastella nella padella, ho coperto, ho abbassato il fuoco e ho lasciato cuocere per una decina di minuti. Ho, poi, girato la frittata con l’aiuto del coperchio e l’ho fatta colorire anche dall’altra parte.
Come dicevo, a me piace veramente tanto, trovo sia un ottimo modo anche per variare un po’.
Mi farebbe, come sempre, molto piacere leggere i vostri suggerimenti, le critiche, le osservazioni, i consigli qui sotto nei commenti oppure su Facebook, Twitter o Google+, se preferite.
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