Mi diverto sempre a preparare le polpette, perché ci sono infinite possibilità di combinare ingredienti e sapori dentro una polpetta e non ho mai (e dico mai) sentito qualcuno dire “non mi piacciono le polpette”, con la carne, con il pesce, con i legumi, con il riso, con le spezie o senza, fritte, stufate, al forno, le polpette son sempre buone. I bambini, poi, chissà perché, ne vanno matti, c’è qualcosa che tuo figlio rifiuta categoricamente di mangiare? Impolpettalo e vedrai! In questo caso, ho voluto tenermi abbastanza sul leggero, utilizzando carne bianca e cuocendo le polpette con solo due cucchiai di olio e il succo di limone. Ci ho infilato dentro, come fosse una sorpresa, un’oliva taggiasca. Anche questa volta con le polpette ho fatto centro, perché son piaciute a tutti, compresa la piccola tiranna.
Ingredienti per circa 25 polpette:
400 gr di carne macinata di tacchino
50 gr di pane raffermo
un uovo
20 gr di parmigiano grattugiato
3 rametti di prezzemolo
25 olive denocciolate (io taggiasche)
un limone
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
sale q.b.
Preparazione:
Innanzitutto ho messo a mollo il pane secco per dieci minuti nell’acqua, poi l’ho strizzato molto bene con le mani. Ho lavato e tritato le foglioline di prezzemolo con la mezzaluna e ho unito tutti gli ingredienti in una terrina, eccetto le olive e il limone.
Ho amalgamato bene gli ingredienti e ho formato le polpette inserendo al centro di ognuna un’oliva, poi le ho passate nella farina.
Le ho fatte dorare a fuoco medio in una padella con due cucchiai di olio extravergine, girandole spesso, all’inizio con molta delicatezza, per evitare che si rompessero. Dopo qualche minuto, quando iniziavano a colorire e ad essere compatte, ho aggiunto anche la scorza e il succo di limone. Le ho fatte cuocere ancora cinque minuti, finché il succo è evaporato. Prima di spegnerle, ho controllato che fossero ben cotte dentro, aprendone una.
Con il sapore fresco del limone e la leggerezza del tacchino, sono ottime sia calde che tiepide e sono adatte anche a questi giorni afosi di estate anticipata.
Se vi è piaciuta la ricetta e anche se non vi è piaciuta, mi fareste proprio piacere se lasciaste i vostri suggerimenti, i vostri consigli, le vostre critiche, le vostre domande qui sotto nei commenti, oppure su Facebook, Twitter o Google+, se preferite.
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