L’altro giorno, al mercato, ho trovato delle confezioni di mirtilli a forma di cuore che, oltre a essere simpatiche, aiutavano a raccogliere fondi per una Onlus che si occupa di bambini cardiopatici, in collaborazione con l’Ospedale Infantile Regina Margherita qui di Torino. Mi è sembrata l’occasione giusta per comprare un po’ di frutti di bosco, anche considerato il fatto che avevo già in mente da un po’ di fare una torta integrale con dentro i mirtilli freschi. Per la base ho usato la ricetta della frolla di Marco Bianchi e devo dire che anche questa volta non mi ha deluso. La crostata è completamente priva di alimenti di derivazione animale, perciò è adatta anche ai vegani, ma, credetemi, non ha proprio niente da invidiare a una crostata “normale”, anzi. In compenso è molto più sana, ricca di fibre e di frutta, si può volere di più?
Ingredienti:
Per la frolla:
230 gr farina integrale
30 gr farina di mais fioretto
80 gr zucchero di canna
60 gr olio di semi di girasole
60 gr acqua fredda
un cucchiaino di lievito per dolci
scorza grattugiata di mezzo limone
Per il ripieno:
300 gr mirtilli freschi
30 gr zucchero di canna
scorza grattugiata di mezzo limone
un cucchiaio di succo di limone
un cucchiaino di amido di mais
Preparazione:
Ho polverizzato lo zucchero di canna nel tritatutto e l’ho sciolto nell’acqua, aggiungendo poi anche l’olio e la scorza di limone grattugiata.
Ho versato le farine e il lievito nell’emulsione di olio, acqua e zucchero e ho impastato con le mani fino a ottenere un panetto liscio. Nella ricetta originale non c’è la farina di mais, ma io ne ho voluta aggiungere un po’, perché mi piacciono molto il sapore e la consistenza un po’ rustici che da alla pasta frolla.
Ho messo il panetto avvolto in pellicola alimentare a riposare in frigo per un’ora e, nel frattempo, ho preparato il ripieno, facendo cuocere i mirtilli in una casseruola con lo zucchero, la scorza e un cucchiaio di succo di limone per non più di dieci minuti. Alla fine ho aggiunto ancora un cucchiaino di amido di mais e ho fatto cuocere per un altro minuto, finché ha iniziato ad addensarsi appena un po’. Ho spento il fuoco e lasciato intiepidire.
Ho estratto il panetto di frolla dal frigo e ne ho steso col mattarello un pezzo, i due terzi circa, per foderare uno stampo a cerniera che avevo precedentemente oliato e infarinato. Con l’altro pezzo, ho tagliato, invece, dei fiori con lo stampino per i biscotti. Ho riempito il guscio di pasta frolla con la purea di mirtilli e ho decorato la superficie coi fiorellini.
Ho cotto in forno già caldo a 180° per circa mezz’ora e ho fatto raffreddare. L’abbiamo gradita proprio tutti per colazione e poi anche per merenda, croccante, golosa, sana, non troppo dolce, insomma una vera delizia. “E come tutte le più belle cose” è durata “solo un giorno, come le rose”, quindi non so dare indicazioni sulla conservazione, sorry.
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